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Cronaca

Dipendente dell'albergo arrotonda lo stipendio spacciando in spiaggia

La continua spola dalla struttura ricettiva alla battigia ha insospettito una pattuglia della squadra di Polizia Giudiziaria della Municipale di Rimini

Si spostava continuamente dalla spiaggia all’albergo con fare sospetto e dalla struttura ricettiva di nuovo in spiaggia, dove ogni volta incontrava persone diverse, consegnando loro la droga che nascondeva nelle scarpe. Il 43enne italiano, dipendente della struttura ricettiva, non si era accorto che era finito nel mirino della squadra di Polizia Giudiziaria che lo stava tenendo d’occhio dall’inizio della serata. Il pedinamento si è svolto ieri sera a Miramare dove gli agenti in borghese hanno svolto un servizio di contrasto allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti, partito da alcune informazioni confidenziali. Le indagini si sono concentrate nel tratto di spiaggia a Miramare dove risultava esserci un sospettoso via vai di persone, sia italiani che di origini straniere, che si muovevano nell’arenile all’altezza del bagno 129. Da lì gli agenti sono intervenuti fermando l’uomo, dopo aver seguito i suoi spostamenti tra la spiaggia e il suo alloggio. Dalla perquisizione personale è emerso che nascondeva due dosi di hashish nella scarpa sinistra, pronte per essere consegnate agli acquirenti. La conferma dell’attività di spaccio è arrivata poi anche dalla successiva perquisizione della stanza in cui era alloggiato, dalla quale - collaborando con gli agenti - lui stesso ha consegnato altre 8 dosi della stessa sostanza stupefacente, tutte di circa 2 grammi ciascuna.

Un sequestro che ha fatto scattare subito le manette per il 43 enne già noto alle forze dell'ordine, arrestato per “detenzioni di sostanze stupefacenti ai finti dello spaccio”.  Un arresto già convalidato direttamente questa mattina dal processo avvenuto per direttissima in cui il Giudice del Tribunale di Rimini ha confermato la misura detentiva, che è in attesa della sentenza definitiva prevista per domani mattina, come prevede la procedura penale quando c’è la presenza di prove a supporto della flagranza di reato o di confessione diretta dell’interessato Un servizio di contrasto allo spaccio, a cui si è aggiunto - in seconda serata - anche l’attività di sicurezza pubblica con l’allontanamento di 4 batterie di pallinari e 4 sanzioni da 1000 euro ciascuna per la violazione prevista dal regolamento di polizia locale

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