Test anti-covid, i laboratori privati superano l'ispezione dei Nas
I carabinieri hanno controllato tutte le strutture della provincia per verificare la correttezza delle metodiche
I laboratori e le cliniche private del territorio, impegnati nello svolgere i test diagnostici legati al Coronavirus, hanno superato i controlli a tappeto dei carabinieri per la Tutela della Salute che nel corso dell'ultima settimana hanno ispezionato le strutture operanti nel commercio e nell’erogazione di test di analisi molecolari, antigeniche e sierologiche finalizzati all’accertamento della eventuale positivita? al Covid-19. Se, nella provincia di Rimini non sono state trovate irregolarità, a livello nazionale sono state 94 le violazioni penali ed amministrative rilevate che hanno portato sanzioni per un ammontare di 145 mila euro di sanzioni pecuniarie. Di queste il 60% delle violazioni rilevate dai Nas e? attribuibile all’inosservanza di norme e comportamenti connessi con l’applicazione delle misure di contenimento epidemico. Nel dettaglio, tra le irregolarita? piu? frequenti, e? stato rilevato il mancato possesso autorizzativo circa lo svolgimento di attivita? di prelievi ematici e biologici (tamponi), svolti abusivamente e in ambienti non idonei (15% delle violazioni contestate).
Per quanto riguarda l’omessa / ritardata comunicazione dei casi di positivita? emersi a seguito delle analisi cliniche sugli utenti , il dato e? risultato pari al 14% rispetto alle sanzioni rilevate. Tali inosservanze sono ritenute di particolare gravita? per la perdita di informazioni utili alla corretta e tempestiva tracciatura di casi e conseguente diffusione incontrollata di situazioni di contagio. Sono state inoltre accertate la mancata predisposizione ed attuazione di piani e protocolli preventivi all’interno delle cliniche, come la carenza di procedure gestionali, di prodotti igienizzanti e di sanificazione dei locali (11%), e di requisiti tecnici e professionali nell’esecuzione degli accertamenti diagnostici, riscontrando in 6 episodi, a vario titolo, l’assenza di tecnici di laboratorio abilitati e l’uso di reagenti e diagnostici scaduti, comunque impiegati nell’effettuazione delle analisi.
Nel corso delle verifiche, i Carabinieri dei NAS hanno individuato l’attivazione abusiva di punti prelievo, ematici e biologici, in aree improvvisate, in assenza di adeguate condizioni igienico-sanitarie. In un caso, e? stata avviata una campagna di screening della popolazione, affidata da alcuni Comuni ad un laboratorio, senza alcuna comunicazione preventiva all’Autorita? sanitaria. Un ulteriore fenomeno rilevato e? la vendita al dettaglio ai clienti, presso farmacie o addirittura in erboristeria e profumeria, di kit di analisi sierologiche anticorpali destinati al solo uso professionale sanitario e non adatti all’autodiagnosi. Proprio in tale contesto sono stati sequestrati 153 tra kit di diagnosi e dispositivi medici irregolarmente detenuti per la vendita al dettaglio o per l’effettuazione di analisi.