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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Turismo open air: grandi potenzialità per il territorio al convegno promosso da Tiziano Arlotti

L'incontro si è tenuto nella sala Berlinguer della Camera, organizzato per il Gruppo Pd dal Deputato riminese

Il turismo all’aria aperta è un settore che vale 3 miliardi di euro all’anno in Italia, capace di generare nella sola provincia di Rimini oltre mezzo milione di presenze nel 2015. Non solo, è un comparto che lo scorso anno ha registrato una ripresa generale, ma offre anche grandi potenzialità di sviluppo con gli agri-campeggio. Sono alcuni dei dati emersi al convegno “Scenari e prospettive di sviluppo del turismo open air in Italia”, che questa mattina in sala Berlinguer della Camera, organizzato per il Gruppo Pd dal Deputato riminese Tiziano Arlotti – membro della X Commissione Turismo – ha visto intervenire, tra gli altri, i più importanti esperti del settore, dei produttori e delle associazioni di categoria con le conclusioni del Ministro del Turismo On Dario Franceschini.

“In provincia di Rimini contiamo 21 strutture ricettive all’aria aperta – afferma Arlotti -.  Nel 2015 hanno registrato 109.837 arrivi e generato 584.455 presenze. La spesa media giornaliera pro-capite di questi turisti è 80 euro. In Italia complessivamente 3 milioni di turisti annualmente soggiornano in mezzi mobili per il soggiorno turistico, case mobili e roulotte, più altri 800.000 ospiti che alloggiano in unità immobiliari, bungalow e appartamenti messi a disposizione dagli stessi campeggi.  Il fatturato generato vale 3 miliardi di euro, di cui circa 1 miliardo dei campeggi. Penso inoltre sia opportuno effettuare un’indagine sull’indotto imnportante che questo settore alimenta, fra veicoli ricreazionali, fornitori, produzione di case e bungalow ecosostenibili, spesa per servizi e tempo libero sui territori”.

La stagione estiva 2015 ha visto per i campeggi una ripresa generale su tutto il territorio italiano. “Le presenze sono aumentate del 2,5%, dato che vede un’importante crescita degli italiani (+2,4%) e ancor più dei turisti stranieri (+3,1%) che rappresentano una nuova occasione di sviluppo. Anche il fatturato ha segnato un +2,7%.

Fra le destinazioni, premiate città d’arte e coste. “L’aumento delle presenze totali in campeggi e villaggi turistici ha riguardato in particolare quei territori non riconosciuti con particolari interessi ma spesso confinanti con zone di maggiore interesse e mete di turismo. C’è stato un aumento leggero nelle città d’arte soprattutto da parte di viaggiatori italiani, mentre sulle coste aumentano gli stranieri, che raggiungono un flusso quasi del doppio rispetto a quello degli italiani (3,5% contro 1,7%)”.

Per gli agri-campeggio nel 2015 c’è stato un boom di presenze (+7%). “Si tratta delle strutture agrituristiche che possono ospitare turisti che soggiornano in camper, roulotte, tenda o altro mezzo proprio – spiega Arlotti – in cui l’elemento enogastronomico si coniuga con la valorizzazione paesaggistica, dal mare all’entroterra, ludiche, storiche, culturali.

Per il nostro territorio il turismo all’aperto offre enormi opportunità, in grado di valorizzare le eccellenze naturalistiche, di promuovere le nostre vallate e prodotti, di essere punto di riferimento e informazione per visite, eventi, reti museali, enogastronomiche, e di attirare una clientela di famiglie, ma anche giovane e attenta al turismo esperienziale.

In questo contesto si inseriscono i progetti dei contratti di fiume, del neonato GAL che ha fatto della valorizzazione del paesaggio l’elemento su cui innestare importanti progetti come quello che prevede il recupero dei vecchi mulini della Valmarecchia, o quello per riutilizzare le ex case cantoniere, che per la loro posizione possono diventare strutture strategiche per infopoint.

Il ministro Franceschini, riferisce Arlotti, si è impegnato a inserire la valorizzazione del turismo open air – il secondo più importante dopo il turismo balneare, al netto di quello culturale – all’interno del Piano strategico del turismo; a lavorare a una legge-quadro per il settore che tenga conto delle sue caratteristiche (come la forte integrazione con il territorio e la sua promozione) e problemi (necessità di semplificazione e sburocratizzazione); ad allargare il credito di imposta per questo comparto nella Legge di stabilità 2017-19.

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