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Cronaca

Un risicato margine del 4% tiene l'Emilia-Romagna fuori dalla zona gialla

Mentre gli altri due indicatori hanno ampiamente superato i limiti, la regione ha ancora un parametro che la "salva" dal giro di vite

Alla luce dell'andamento della nuova ondata di contagi del Coronavirus diventa sempre più reale il rischio che, a ridosso del Natale, l'Emilia-Romagna possa passare in zona gialla. Dei tre parametri che porterebbero a un giro di vite sulle restrizioni, infatti, due sono già stati abbondantemente superati. Secondo le rilevazioni validate dal Ministero della Salute alla fine della scorsa settimana, pur con un indice di Rt in calo (1,15 rispetto all'1,3 del precedente aggiornamento), è stata abbondantemente superata la soglia di incidenza (arrivata a 292 positivi ogni 100mila abitanti con un limite fissato a 50) e si è anche raggiunto il paletto del 10% di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive. L'unico parametro che, per il momento, consente all'Emilia-Romagna di rimanere in zona bianca è l'occupazione dei reparti Covid: a fronte di un occupazione dell'11%, il limite da non superare è quello del 15%.

La mappa Covid dell'Italia sta quindi per colorarsi sempre più di giallo e a Capodanno molte regioni, tra cui appunto la nostra, potrebbero tingersi di arancione. Il fatto è che i contagi in Italia sono gli stessi di oltre un anno fa e solo il vaccino ci sta salvando dai decessi dovuti alle complicanze della malattia. L'ipotesi più accreditata è che, continuando a crescere la curva dei contagi, la zona gialla per l'Emilia-Romagna e altre regioni come Lombardia e Lazio dovrebbe scattare a partire da lunedì 27 dicembre.

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