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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Valerio Braschi stupisce nuovamente con la carbonara "da bere"

Il cuoco santarcangiolese vincitore di MasterChef presenta una sua nuova creazione culinaria dopo le lasagne contenute in un tubetto e spremute su di uno spazzolino di pasta all’uovo

Chi credeva che con la lasagna in tubetto avesse presentato la sua più estrema rivisitazione di un piatto simbolo della cucina italiana si sbagliava di grosso. Valerio Braschi, il cuoco santarcangiolese vincitore del sesto Masterchef oggi a capo della cucina del Ristorante 1978 di Roma, ha realizzato la carbonara "da bere". Uno shottino analcolico servito in bicchieri da 50 ml come amuse-bouche, letteralmente diverti-bocca, ovvero prima ancora degli antipasti. Prepararlo non è affatto semplice: innanzitutto si impiegano circa 3 ore per una porzione da 300 millilitri e bisogna distillare a bassa temperatura e sottovuoto un preparato di zabaione al pecorino, brodo di pepe nero e crema di guanciale arrosto. Per il giovane chef e il locale romano dove lavora – Ristorante 1978 – non è certo una novità: lo scorso gennaio Chef Braschi aveva presentato la rivisitazione di un altro classico della cucina: la “Lasagna 2021“, ovvero una crema di lasagna, contenuta in un tubetto e spremuta su di uno spazzolino di pasta all’uovo. Esattamente come un dentifricio. Non solo. Qualche giorno fa ha presentato anche i profumi edibili alla vaniglia e agli agrumi che “presto diverranno un omaggio per tutti i clienti del 1978”.

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