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Via libera alla movida in centro, Rimini non proroga l'ordinanza post lockdown

Stop al divieto alla vendita di bevande da asporto dopo le 21, l'assessore Sadegholvaad: "I controlli, il rispetto delle prescrizioni, l’attenzione continueranno a restare alte"

Si è svolto nella mattinata di martedì il Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza nel corso del quale l'assessore Jamil Sadegholvaad ha annunciato che il Comune di Rimini non prorogherà l'ordinanza, emessa dopo il lockdown, sul divieto alla vendita di bevande da asporto dopo le 21 e allargando gli spazi a disposizione per le sedute. "La decisione - ha spiegato l'assessore - fa parte di una linea di intervento condivisa con gli operatori che ha funzionato e che ora si ritiene non più necessario alla luce dell’avvio della stagione estiva, finalmente entrata nel vivo, che ha portato a distribuire il flusso di persone tra centro storico e la zona mare. I controlli, il rispetto delle prescrizioni, l’attenzione continueranno a restare alte affinché, in centro storico come nella zona mare e in generale in tutta la città, siano mantenute quelle condizioni che possano garantire ai gestori e agli avventori di poter trascorrere le serate in piena tranquillità e soprattutto sicurezza. A tal proposito stiamo valutando la possibilità di introdurre una nuova ordinanza mirata a regolamentare l’attività dei minimarket, che come noto rappresentano una fonte di ‘rifornimento’ di bevande alcoliche a costo contenuto, frequentati soprattutto dai più giovani e su cui già da diversi anni siamo impegnati a vigilare grazie all’apporto della Polizia Locale e delle Forze dell’ordine".

"Voglio rivolgere un ringraziamento a Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza - conclude Sadegholvaad - per lo straordinario lavoro che da mesi, con abnegazione e senza tregua, stanno portando avanti su tutto il territorio. Stiamo parlando di donne e uomini che stanno rinunciando a ferie, riposi, sottoposti a turni straordinari e che avrebbero bisogno se non di rifiatare, perlomeno di un supporto. Le prospettive però sono tutt’altro che incoraggianti: se infatti da un lato abbiamo accolto con soddisfazione l’aumento dell’organico in pianta stabile della questura di Rimini, dall’altro pare essere stata posata una pietra tombale sull’idea di ricevere rinforzi per il periodo estivo. Lo scorso fine settimana ha sancito ‘l’esplosione’ della stagione e tra luglio e agosto ci aspettiamo un numero di arrivi importante. In questo contesto non è accettabile che Rimini e la sua riviera siano private di quei rinforzi indispensabili per garantire, quest’anno più che mai, la tutela della sicurezza di chi sceglierà il nostro territorio per trascorrere le vacanze. Sappiamo delle difficoltà oggettive che sussistono a livello nazionale per trasferire risorse in questa particolare stagione, con il Covid che di fatto ha congelato gli spostamenti, ma non si può non tenere in considerazione delle esigenze delle realtà turistiche italiane più frequentate. Una necessità ribadita in maniera corale dai comuni costieri in sede di Comitato provinciale: le nostre forze dell’ordine devono poter contare sui supporti di cui hanno bisogno”.

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