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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Violenta la nipotina 13enne, arrestato dai carabinieri di Misano lo zio orco

Dopo la violenza, la piccola in lacrime ha raccontato ai genitori del "piccolo segreto" tra le e il parente. L'uomo avrebbe cercato di approfittare della ragazzina anche in passato

Lui, un 40enne albanese di professione barista, aveva cercato in tutti i modi di convincere la nipotina 13enne a mantenere il "piccolo segreto" su quanto era avvenuto ma, la ragazzina, in lacrime si è rivolta ai genitori smascherando lo zio orco. La squallida vicenda era venuta alla luce il giorno di Ferragosto quando il padre della 13enne si era rivolto ai carabinieri di Misano per raccontare quanto era accaduto alla figlioletta. Secondo quanto ricostruito il 13 di agosto lo zio, approfittando dell'assenza dei genitori della nipotina, aveva dapprima distratto il fratellino della ragazzina, di 6 anni, facendogli guardare un programma in televisione per poi attirare la 13enne nella sua stanza da letto per baciarla. Successivamente, il 40enne aveva seguito la minorenne in bagno, dove si era recata per un bisogno fisiologico, e qui sarebbe avvenuta la violenza con l'uomo che, palpeggiando la nipote l'avrebbe costretta a masturbarlo. Terminata la violenza, l'albanese ha cercato in tutti i modi di convincere la ragazzina a non riferire quanto accaduto ai genitori ma, quando papà e mamma sono tornati a casa, hanno trovato la figlia in lacrime che ha raccontato delle morbose attenzioni dello zio.

I genitori si sono quindi rivolti ai carabinieri che, in un'audizione protetta e alla presenza di uno psicologo, hanno raccolto la testimonianza della 13enne. Secondo il racconto della ragazzina, non era la prima volta che lo zio le rivolgeva delle attenzioni particolari. Qualche giorno prima della violenza, infatti, il 40enne aveva toccato la nipotina nelle parti intime approfittando del fatto che, la vittima, stava giocando con l'Ipad. Fingendo di interessarsi al gioco, l'uomo aveva allungato le mani ma, in quella occasione, i genitori della minorenne si trovavano in casa e, la violenza, si è fermata ai toccamenti. Vista la gravità della situazione, il pubblico ministero ha chiesto un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, accolta dal Gip, che è stata eseguita nel pomeriggio del 20 agosto. Il 40enne, tuttavia, sentito dai carabinieri che lo stavano portando in carcere ha negato fermamente ogni tipo di addebito.

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