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Economia

Lo scorso anno 38mila nuovi posti di lavoro, ma il contratto a tempo indeterminato è un miraggio

Le professioni più richieste sono addetti nelle attività di ristorazione (11.170 unità) e personale non qualificato nei servizi di pulizia

Cresce il fabbisogno delle imprese, segnali incoraggianti nel 2021 per la provincia di Rimini. Lo spiega la Camera di Commercio della Romagna facendo riferimento allo studio Excelsior Informa, il Bollettino annuale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Anpal e dalle Camere di commercio italiane. L’indagine rileva 38.460 entrate nel 2021, nel 2020 erano 25.420 e nel 2019 38.170. Le imprese che assumono sono risultate il 72%, i giovani ricercati per il 29% dei casi e le difficoltà di reperimento delle figure desiderate dagli imprenditori pari al 27%.

I contratti proposti sono per l’89,7% da dipendenti (10,3 tempo indeterminato, 68 determinato e 11,5% di altro tipo) e per il 10,3% nelle forme flessibili (3,7 somministrazione/interinali e 6,6% di collaborazione/partite Iva/altri); per il 26% in sostituzione di personale in uscita (re-placement) e per il 27% destinati a nuove figure (non già presenti in azienda) probabilmente rivolti a giovani. I primi 5 settori di attività per entrate programmate del 2021 sono: servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, con 14.820 entrate previste; commercio e riparazioni, con 5.260; altri servizi, con 3.650; servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, con 2.740; costruzioni con 2.660.

Le 5 professioni più richieste in valore assoluto sono: addetti nelle attività di ristorazione (11.170 unità) per il 25% dei casi difficili da reperire; personale non qualificato nei servizi di pulizia (4.460), con il 15% di difficoltà; addetti alle vendite (3.290 unità), 20% difficili da trovare; conduttori di veicoli a motore (1.770) con ben il 46% di difficoltà di reperimento; personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci e impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali (pari merito 1.170 unità in ingresso previste), difficili da reperire rispettivamente per l’8 e il 14% dei casi.

I titoli di studio più richiesti sono le qualifiche (professionali di 3 anni o diploma professionale di 4, 47% dei casi comprensivi delle entrate potenziali), seguiti dai diplomi (5 anni, 28% delle richieste), dalle lauree (8%) e Its Istruzione tecnico superiore (1%). Nel 16% rimanente delle situazioni è richiesta la sola scuola dell’obbligo e probabilmente il personale sarà formato poi all’interno delle imprese.

Le difficoltà di reperimento dei profili professionali ricercati (27,5% delle entrate previste) si rilevano, nel 14,6% dei casi per difficoltà dovute a mancanza di candidati, nel 10,7% per preparazione inadeguata e nel 2,2% per altri motivi. L’esperienza è richiesta nel 68% dei casi, per il 17,3 nella specifica professione e per il 50,7% almeno nel settore.

“Il rimbalzo economico che stiamo vivendo ha portato a una ripresa dell’occupazione, ma ci troviamo di fronte a scenari economici e sociali che mutano rapidamente e che necessitano di rinnovate competenze – dichiara Roberto Albonetti, Segretario generale della Camera di commercio della Romagna –. In questo senso, le indagini Excelsior sono un valido aiuto per conoscere le esigenze di professionalità delle imprese e per offrire strumenti di analisi utili ad adeguare i piani formativi scolastici, affinché ragazze e ragazzi siano preparati ad affrontare al meglio il mercato del lavoro. Rimangono le difficoltà di reperimento delle figure professionali ricercate dalle imprese, ma anche le difficoltà per i giovani che escono da scuola di acquisire l’esperienza richiesta. Per questo ci tengo a ribadire ancora una volta l’importanza del Portale Lavoro attivato dalla Camera della Romagna, cha ha proprio lo scopo di mettere in relazione le diverse esigenze, dando vita a una community digitale”.

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