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La A14 si fa in tre: ora l'obiettivo è migliorare l'Adriatica

"Occorre dare merito ad Autostrade per l'Italia (ASPI) di avere non solo mantenuto gli impegni ma addirittura di avere anticipato di un anno l'apertura della terza corsia da Rimini a Cattolica", afferma Mirra

“Occorre dare merito ad Autostrade per l’Italia  (ASPI) di avere non solo mantenuto gli impegni ma addirittura di avere anticipato di un anno l’apertura della terza corsia da Rimini a Cattolica. Considerati gli standard temporali per la realizzazione di opere pubbliche, non è risultato che può passare sotto silenzio". E' quanto afferma l’Assessore alla Mobilità della Provincia di Rimini, Vincenzo Mirra, in merito all'apertura dei circa 29 chilometri di terza corsia.

"Va detto che parte della viabilità riminese è già meno congestionata anche per effetto delle rotatorie realizzate nell’ambito dei lavori di collegamento agli accessi autostradali - chiosa Mirra -. Pensiamo alla rotatoria di Via Covignano e della Grotta Rossa A Rimini o a quelle sulla Saludecese a Misano, e alle opere a Cattolica e San Giovanni in Marignano. Oltre a tutti i nuovi sovrappassi rifatti e già predisposti per ospitare il passaggio della nuova SS16. Tuttavia non possiamo e non dobbiamo fermarci. Siamo ad un passo da un altro fondamentale traguardo. C’è infatti la possibilità di avere altre decisive opere, frutto del lavoro della sinergia che abbiamo messo in campo tra la progettazione, cofinanziata dalla Provincia,  della A14 a tre corsie e la nuova SS16".

"Il tutto in un’operazione a costo zero. Infatti la Provincia e i Comuni di Rimini, Riccione e Misano, d’accordo con la Regione, chiedono che ASPI prima di chiudere i cantieri realizzi a Rimini due rotatorie strategiche, che il territorio attende da oltre un decennio: una  tra l’attuale Statale e la via Montescudo, e l’altra tra la SS72 Rimini - San Marino e la SS16. Vale la pena di ricordare che queste opere erano previste da un protocollo d’intesa sottoscritto con Anas nel 2001, e mai, purtroppo, attuato. Non certo per colpa degli enti locali", continua Mirra.

"Così come è importante dare funzionalità al tratto della vecchia A14 oggi dismesso, all’altezza di Covignano, visto che l’asse autostradale si è leggermente spostato più a monte. Ed infine attuare i sottopassi ciclo pedonali per attraversare la SS16 - aggiunge l'assessore -. Un analogo ragionamento va fatto per la parte tra Riccione e Misano. Lì è pronta e funzionante la Galleria di Scacciano, servita per il traffico autostradale finché non sono state aperte le nuove galleria  a tre corsie. Da Scacciano a Riccione, nei pressi del casello dell’A14 esiste una viabilità di cantiere che può essere trasformata, in un tratto che anticipa in modo significativo la nuova Adriatica".

"Si risolverebbero così storici problemi di traffico,  sanando la ferita ancora aperta dei lavori mai iniziati tra Riccione e Misano nonostante l’appalto di gara per il primo stralcio della SS16 fosse stato aggiudicato. Alla fantasia dei lettori immaginare cosa significa lasciare inutilizzata  una galleria perfettamente funzionante. Cosa occorre perché tutto questo lavoro, figlio solo del buon senso, si possa fare? - si chiede Mirra -. Occorre che da Roma, dal Ministero delle infrastrutture, che recentemente ha assorbito la struttura Anas che si occupava di vigilanza sulle concessioni, arrivi un’autorizzazione".

"Un’autorizzazione che darebbe il via ad un’operazione in cui tutti vincono - aggiunge Mirra -. ASPI perché può continuare a lavorare con uomini e mezzi, utilizzando i risparmi derivanti dai lavori già effettuati; Anas perché si ritroverebbe due tratti di nuova SS16 già costruiti; il territorio che vedrebbe costruite opere che migliorerebbero il traffico, la circolazione e la stessa qualità dell’aria. Siamo ad un passo da cogliere una storica opportunità, non voglio credere che tutto questo si possa perdere per un distorto, senso della burocrazia, che produrrebbe solo danni, a fronte di lunghi anni di proficuo lavoro svolto da tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti.”.

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