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Elezioni a Rimini, Frisoni boccia Lisi: "Una manovra per ambire allo scranno di vicesindaco"

Non capiamo l’entusiasmo del centrodestra nell’apprendere il futuro politico della Lisi

Una "manovra, con tanto di regia scenograficamente efficace, che serve solo a acquisire peso da far valere nei confronti del Partito democratico, contemporaneamente tranquillizza quella sinistra inquieta, ma che più probabilmente le permetterà, voti alla mano, di ambire ancora allo scranno di vicesindaco". Questa la lettura della scelta di Gloria Lisi di candidarsi a sindaco di Rimini che dà il rivale Davide Frisoni per le liste civiche Con Rimini Rete civica e Rinascimento. Non approvando "l'entusiasmo del centrodestra nell'apprendere il futuro politico di Lisi". L'attuale vicesindaco, argomenta Frisoni, "nell'esplicitare il suo progetto politico non ha dichiarato di volersi candidare a sindaco in alternativa al suo amico Jamil Sadegholvaad". Bensì di "voler costituire un'area pseudo democristiana collocata a sinistra che già esiste di cui lei è stata la massima rappresentante in qualità di catto-comunista".

Insomma, taglia corto Frisoni, "possiamo considerare il suo ambizioso progetto finito prima ancora di nascere". E il "primo effetto", conclude, è stata "la fuga del consigliere Kristian Gianfreda. Un progetto che da subito divide il Pd ed i cespugli della sinistra, ma che così posto, non ci entusiasma minimamente". (fonte Dire)

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