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Giornata delle Ferrovie dimenticate, una proposta di legge per recuperare il patrimonio in abbandono

Il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti interverrà venerdì pomeriggio all'iniziativa organizzata alle officine Omc locomotive di Rimini in vista della settima edizione della Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, in calendario domenica

Il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti interverrà venerdì pomeriggio all'iniziativa organizzata alle officine Omc locomotive di Rimini in vista della settima edizione della Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, in calendario domenica. Nell'occasione Arlotti illustrerà la proposta di legge da lui sottoscritta "Norme per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ferroviario in abbandono e la realizzazione di una rete di mobilità dolce".

"Le storiche Officine, che hanno festeggiato 102 anni il 2 gennaio, hanno accompagnato la storia sociale ed economica del nostro territorio, dai primi del secolo scorso passando per ricostruzione bellica e il boom economico fino ad arrivare ad oggi - commenta Arlotti -. Caratterizzandosi per l'alta professionalità hanno garantito occupazione stabile a centinaia di cittadini, rappresentando tuttora un pilastro dell’economia cittadina e una grande risorsa strategica. Così come sono una risorsa strategica da recuperare e valorizzare le tre tratte ferroviarie dismesse del nostro territorio: Rimini-San Marino (che tra l'altro sulla carta risulta ancora attiva), Rimini-Novafeltria (nei pochi tratti utilizzabili), Santarcangelo-Urbino. La proposta di legge che ho sottoscritto mira a integrare alcuni progetti di legge presentati nella scorsa legislatura proprio contro il progressivo abbandono di una parte significativa della rete ferroviaria minore, le cosiddette 'ferrovie secondarie o economiche' che la motorizzazione su gomma ha reso meno convenienti sotto il profilo economico. L'obiettivo è aprire nuove prospettive per un loro recupero e un diverso utilizzo come percorsi ecologici (a piedi, in bicicletta, a cavallo, con mezzi alternativi)".

"Una scelta che non solo rinnova la storica funzione di «collegamento» tra luoghi, parti di territorio e la memoria delle vecchie infrastrutture come elemento del patrimonio storico e culturale locale - continua il parlamentare -, ma favorisce anche una corretta gestione del territorio, sottraendole al degrado e all'abbandono. Il recupero e la valorizzazione delle "ferrovie dimenticate" inoltre sposterebbero una quota sempre più crescente di utenti dalla sede stradale a percorsi separati e protetti, con evidente vantaggio in termini di sicurezza stradale".

La proposta di legge prevede in particolare la realizzazione di una rete della mobilità «dolce» quale strumento quadro di pianificazione a livello nazionale, dando facoltà alle regioni di predisporre un programma locale attuativo della rete nazionale. Le linee guida della mobilità dolce forniranno gli indirizzi tecnici e amministrativi nella realizzazione della rete e verrà istituito un Osservatorio sulla mobilità dolce presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con funzioni di supporto tecnico, scientifico e di vigilanza sull'attuazione della legge. La gestione della rete potrà essere affidata a soggetti senza fini di lucro, mentre la proprietà dei beni che costituiscono la rete rimarrà in capo al patrimonio dei soggetti proprietari che sono tenuti a garantirne l'integrità e a consentirne l'uso.

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