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Politica Santarcangelo di Romagna

Montevecchi (Lega) attacca il vicesindaco di Santarcangelo: "Sulla cannabis solo disinformazione"

Il consigliere regionale contesta il post di Pamela Fussi su Facebook dove sostiene che gli spinelli non provochino dipendenza "ma solo fame chimica"

Monta la polemica su un post su Facebook del vice sindaco di Santarcangelo, Pamela Fussi, dove sostiene che "La cannabis non genera dipendeza ma solo fame chimica". Un'affermazione che ha mandato su tutte le furie il consigliere regionale della Lega, Matteo Montevecchi, che a stretto giro risponde alla Fussi: "Vice Sindaco Pamela Fussi sostiene che la cannabis non genera dipendenza, ma solo fame chimica? Merita premio Disinformazione 2022. Un politico dovrebbe occuparsi di prevenzione contro ogni tipo di droga, attraverso una corretta e non faziosa informazione". "Leggo che il Vice Sindaco di Santarcangelo, Pamela Fussi, afferma che la cannabis non genera dipendenza, ma solo fame chimica. Direi che il premio 'Disinformazione 2022', anche se prematuramente, se lo sia già aggiudicato e meritato tutto - inoltre prosegue Montevecchi - Nel caso in cui il Vice Sindaco non volesse ritirare l'ambito premio, in alternativa può rivolgersi alla Comunità di San Patrignano e ad altri esperti sulla tematica che la sapranno informare adeguatamente, in modo da evitare altre future simili sparate che un membro delle istituzioni non può permettersi di fare".

"Un politico che ha a cuore la salute dei cittadini, specialmente dei giovani e giovanissimi - sottolinea il giovane Consigliere Regionale - non dovrebbe parlare per dare aria alla bocca, ma occuparsi di prevenzione contro ogni tipo di droga, attraverso una corretta e non faziosa informazione. Ricordo al Vice Sindaco Fussi che la 'dipendenza da cannabis' o 'disturbo da uso di cannabis' è definito nella quinta revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) come l'incapacità o la non volontà di un soggetto di interrompere l'uso continuato di cannabis, nonostante ciò comporti una compromissione clinicamente significativa. E ricordo pure che secondo il 'National Cannabis Prevention and Information Centre' in Australia, un comportamento osservabile e indicatore di 'disturbo da utilizzo da cannabis' è un aumento del tempo che la persona spende nel ricercare, nel consumare, nel parlare di cannabis anche attuando comportamenti insoliti o diventando nervoso/ostile se non riesce a soddisfare il bisogno della sostanza".

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"Nel contesto del dibattito seguito alla decisione della Corte costituzionale sul referendum – è stata la replica del vicesindaco Fussi - contesto che non si può ignorare ho voluto lanciare una provocazione per far sì che il dibattito su questo tema, sentito a tal punto che la proposta di referendum ha raccolto più di 500.000 firme in una settimana, non venga definitivamente liquidato. Limitarsi a contestare una singola affermazione, che peraltro ha chiaramente un carattere provocatorio, a differenza delle uscite del consigliere Montevecchi a sostegno di Viktor Orbán, significa non cogliere la complessità di un argomento rispetto al quale non ci si può semplicemente dividere nel “partito della droga” contro il “partito della legalità”. Questo anche perché è piuttosto ipocrita riempirsi la bocca di legalità e poi sostenere una situazione normativa che, attraverso il proibizionismo, alimenta l’illegalità e l’immenso traffico di cui beneficia soprattutto la criminalità organizzata. Non tutte le droghe sono uguali, e chi tenta di far passare questa idea vuole seppellire sotto la sabbia un argomento che la società italiana chiede di affrontare pubblicamente".

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