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Nadia Rossi: “Sadegholvaad è la scelta giusta per proiettare la città nel futuro"

Il consigliere regionale del Pd: "Per vincere le elezioni a Rimini serve il sostegno di tutte le forze progressiste”

Archiviare in fretta il rimpianto per le primarie mancate, valorizzare la riuscita operazione di sintesi, e soprattutto mettere ora tutte le energie sul voto per le amministrative: "E adesso tutti insieme andiamo a vincere le elezioni. Per Rimini, prima di tutto". Paolo Calvano, segretario del Pd dell'Emilia-Romagna, ieri sera ha suggellato così l'accordo che ha chiuso il tormentone candidatura a sindaco a Rimini. Tocca dunque a Jamil Sadegholvaad in ticket con Chiara Bellini dopo "un percorso lungo, un confronto impegnativo, a volte snervante, nel quale però il Pd ha saputo ritrovare la propria unità, nella consapevolezza dell'importanza anche di tenere insieme una coalizione larga e inclusiva", rimarca ed elogia Calvano. Aggiungendo che "anche quando sembrava che avesse la meglio l'incomunicabilità tra le parti, siamo stati bravi a non mollare mai, a darci reciprocamente un'altra opportunità. Essere 'partito' significa anche questo". Anche della tormentata fase appena conclusa, dunque, Calvano valorizza più che quello che è servito che ciò che non si è fatto (le primarie) e, appunto, chiude il suo post serale su Facebook con lo sprone di chi ha voltato (finalmente) pagina: "E adesso tutti insieme andiamo a vincere le elezioni. Per Rimini, prima di tutto". Guarda avanti anche Emma Petitti, fino all'altro ieri tenace nel rivendicare di voler provare lei a succedere a Andrea Gnassi: "Il credito dell'effetto della buona amministrazione degli ultimi 10 anni non basta a farci vincere ed è per questo che è più che mai necessario alzare l'asticella e non accontentarsi del già fatto". Anche Petitti affida a Fb una riflessione post accordo con Sadegholvaad, non mancando di ribadire urbi et orbi che avrebbe "preferito lo strumento delle primarie".

Ad ogni modo, afferma la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, "adesso è il momento di guardare avanti, è il tempo del reciproco riconoscimento" facendo leva su "punti chiari e concreti, fermi nella volontà di dare una spinta innovativa alla città e di saper interpretare con lungimiranza la complessità delle sfide del domani. La parola d'ordine, filo conduttore dell'agenda, sarà partecipazione". Petitti apre ai 5 Stelle, "con i quali il dialogo è uno step importante", ma "tutti, allo stesso modo, devono avere pari dignità nella nuova coalizione del centrosinistra, di cui il Partito democratico, nella sua unità, ne è il perno". Quanto a lei, 'benedetto' il ticket Sadegholvaad-Bellini, "mi rimetto a disposizione per scrivere questa nuova pagina politica di Rimini, rigenerandola con istanze innovative e componenti che chiedono di essere parte di un progetto all'avanguardia". E, come Calvano, esorta: "Ora al lavoro, non abbiamo tempo da perdere: la nostra gente ci chiede di cambiare e innovarci, e noi non dobbiamo avere paura di ascoltarla e imprimere una svolta". In marcia è anche Sadegholvaad: già ieri, dopo "due passi al mare per ricaricare le energie", postava su Fb, che "da domani (oggi, ndr) inizia una nuova fase. Rimini, si parte".

"La scelta di Jamil Sadegholvaad come candidato sindaco del centrosinistra è arrivata dopo mesi di confronto, spesso acceso, a cui non mi sono mai sottratta” commenta il consigliere regionale del Pd, Nadia Rossi, all'indomani dell'ufficializzazione dell'attuale assessore alla carica di primo cittadino. “Un periodo non semplice, ma che oggi ha portato a convergere con convinzione su Jamil: è un assessore con un decennio di esperienza sul campo, conoscenza viva della città, delle sue periferie, del valore e della complessità che solo noi riminesi possiamo comprendere. Quella approvata dal centrosinistra è una proposta di ampio respiro e l’individuazione della ricercatrice universitaria Chiara Bellini come vicesindaca è anche la dimostrazione della capacità del Partito Democratico di aprirsi alla società civile e di saperne raccogliere le diverse sensibilità e istanze. Trovare una sintesi non è stato facile e per questo ringrazio il grande lavoro fatto dai dirigenti del partito, in particolare Paolo Calvano e Francesco Boccia. Ora sono convinta che con l’ascolto reciproco, una delle qualità riconosciute al nostro candidato sindaco, si potrà lavorare insieme per il bene della Rimini di oggi e di domani.”

Per il consigliere riminese le sfide dei prossimi mesi saranno epocali ed il territorio non potrà farsi trovare impreparato: una ripartenza attraverso il miglior utilizzo possibile dei finanziamenti europei, la ricostruzione della città in ottica di sostenibilità ambientale e sociale, parità di genere, lavoro, turismo di qualità, infrastrutture, vivibilità e investimento sui giovani, il futuro, dovranno essere in cima alla lista delle cose da fare per la prossima amministrazione. “La prima sfida però resta vincere la città con Jamil e non consegnarla alle destre che la porterebbero indietro di anni: per farlo in modo dirompente serve il sostegno di tutte le forze progressiste, coraggiose, libere che abbiamo a Rimini, insieme alle varie nature del Partito Democratico che hanno saputo trovare una sintesi condivisa e lavoreranno per costruire la proposta che tutti noi come riminesi meritiamo.”

Quella di Jamil è una storia che può rappresentare Rimini nel mondo: riminese di nascita, figlio di una corianese e di uno studente iraniano, compagno di una brasiliana, un mix di radici, valori, integrazione "che dimostrano che la nostra città è teatro del futuro. Qui da noi le differenze sono valore aggiunto, l’accoglienza e l’unione di forze, idee, progetti sono nella nostra storia, nella nostra cultura e saranno nel nostro domani” conclude Rossi. 

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