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Partito della Famiglia: "Il Comune restituisca quanto ingiustamente incassato"

Nel mirino l'applicazione della Tari ritenuta illegittima: "Se dovesse essere così, l’Amministrazione provveda a modificare il regolamento a favore delle famiglie riminesi"

Il Sole 24 Ore ha inserito il Comune di Rimini tra i comuni italiani che hanno applicato in modo illegittimo la TARI e omesso di fornire ai cittadini una corretta informazione sui criteri per la determinazione dell’imposta relativamente alle aree pertinenziali, per le quali si parla di una imposta raddoppiata. Il Comune si difende dichiarando la correttezza del proprio operato e ribadendo “la disponibilità dei suoi uffici a fornire ai cittadini ogni informazione in merito”. Disponibilità tradiva, secondo il Popolo della Famiglia: il principio di trasparenza nella determinazione della TARI andava applicato preventivamente, non a posteriori dopo che sono emersi pesanti dubbi sulla legittimità dei criteri di calcolo. Se è vero, come sostiene il Comune, che “la materia è da almeno due anni oggetto di dibattito in sede nazionale e ANCI”, l’Amministrazione provveda intanto a modificare il regolamento a favore delle famiglie riminesi e a restituire loro la quota versata in eccedenza, in attesa che la “vexata quaestio” giunga a definitiva determinazione. In tempo di crisi e in una situazione oggettiva di vessazione fiscale, le famiglie non possono aspettare altri anni ancora per avere ciò che gli spetta.

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