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A Riccione nessuno strascico del “pasticcio Imu” a carico dei cittadini

“Riccione non è tra questi – spiega il Sindaco Massimo Pironi – grazie alla scelta di questa Amministrazione di non gravare il prelievo fiscale sui proprietari della prima casa, preferendo piuttosto fare ricorso ad altre forme di prelievo"

In questi giorni molti comuni italiani sono alle prese con gli strascichi del “pasticcio Imu”, l’Imposta sulla casa, la cui seconda rata, per i proprietari di prima casa, è stata finalmente soppressa dal Governo Letta. I cittadini dei comuni che hanno scelto di alzare l’aliquota base del 4 per mille dovranno, a gennaio, corrispondere il 40 per cento dell’eccedenza tra l’aliquota base e l’aliquota aumentata.

“Riccione non è tra questi – spiega il Sindaco Massimo Pironi – grazie alla scelta di questa Amministrazione di non gravare il prelievo fiscale sui proprietari della prima casa, preferendo piuttosto fare ricorso ad altre forme di prelievo, anche se dolorose e sicuramente impopolari. Inoltre, il fondo cassa presso la Tesoreria ci dà una liquidità importante, oltre sei milioni di euro, che ci hanno consentito di dilazionare il versamento della terza rata della Tares (ex Tarsu, Ndr) dal 16 dicembre al 16 gennaio 2014. Anche questo è un piccolo vantaggio per i nostri cittadini, che ci è consentito dalla nostra situazione di bilancio.”

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