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Fratelli d'Italia punta a Montecitorio, presentati i candidati alla Camera

Gioenzo Renzi si dedica ai temi di sicurezza e certezza della pena in primo luogo, temi sentiti in città, per contrastare spaccio e furti

Esperienza e novità per conquistare due poltrone a Montecitorio. Fratelli d'Italia presenta alla stampa i due candidati alla Camera, nel collegio plurinominale di Rimini: Ylenia Lucaselli, il volto nuovo appunto, capolista nei quattro collegi regionali e in lizza anche nel collegio uninominale di Modena; e Gioenzo Renzi, lo zoccolo duro del movimento, che, come sottolinea il portavoce locale Federico Brandi, "ogni giorno si batte per Rimini". Per questo c'è chi aveva visto uno scippo da parte di Lucaselli del primo posto nella lista. Ma come precisa subito la diretta interessata la scelta è stata delegata a Giorgia Meloni e alla direzione nazionale. "Ha fatto rumore perchè qui c'è un esponente forte di Fdi, ma sono stata accolta come in una famiglia", conferma cercando con lo sguardo Renzi, chino però sui suoi appunti. La candidatura, prosegue Lucaselli, è "il frutto di un'analisi lunga e travagliata", con l'obiettivo finale di "aprire i confini del partito a nuove realtà. Spero che la mia presenza faccia da ponte tra Emilia-Romagna, Italia e resto del mondo".

Lucaselli, avvocato penalista classe '76, si sposta tra l'America e Roma. Nel suo programma trova ampio spazio la battaglia per il made in Italy, tra agricoltura, grande industria, cultura e turismo. "La politica di Fdi è la politica del porta a porta, dobbiamo tornare a parlare delle persone. L'esperimento del Partito democratico è fallito, noi siamo la destra, parliamo di persone e principi, dignità e onore". E Meloni, rimarca, "è l'unica che con chiarezza esprime il proprio pensiero".

Per questo altro che "incubo del 5% saremo la vera sorpresa. La campagna elettorale è breve ma otterremo risultati importanti. Arriveremo a eleggere due candidati". Pur in una "Emilia-Romagna rossa" e nonostante la visibilità crescente di Forza Nuova. "C'è una serenità reale- conclude- io e Renzi abbiamo trovato le soluzioni". Il capogruppo in Consiglio comunale abbozza. E si dedica ai temi. Sicurezza e certezza della pena in primo luogo, temi sentiti in città per contrastare spaccio e furti. "I cittadini sono disarmati, c'è sfiducia nelle Istituzioni per via della debolezza dello Stato e di una cultura sessantottina". C'è una "sorta di far west", per cui "inutile meravigliarsi dei fatti di Macerata, succedono perchè non esiste più lo Stato.

Renzi non dimentica certo le moschee, servono regolamentazione degli orari e registri degli imam, e sottolinea la necessita di "impedire la formazione di ghetti afro-asiatici. Rimane dal 2004 sconta il problema della Questura, "finiamola con la passerella dei ministri, serviranno ancora tre anni per una sede adeguata. Basta perdere tempo, si risponda alle esigenze su organici e classificazione. Infine una dedica a chi rappresenta la città a Roma e in particolare al dem Tiziano Arlotti, che "non si fa carico dei problemi della città", e la pentastellata Giulia Sarti, che "non ha fatto nulla per il territorio". Invece, conclude, "noi siamo sul pezzo, sui problemi da affrontare e risolvere".
(Agenzia Dire)

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