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Strade sicure, Di Maio: "Compensare la riduzione rafforzando organici delle forze dell'ordine"

Il deputato di Italia viva si appella al Ministero dell'Interno per fronteggiare la riduzione delle unità dell'esercitano che presidiano i punti nevralgici delle città

Il ministero dell'Interno intervenga “ per fronteggiare la riduzione delle unità di personale preposte all’operazione “Strade Sicure”, anche potenziando la presenza di donne e uomini delle forze dell’ordine nelle località in cui i contingenti dell’Esercito fossero più presenti a supporto dei servizi”. Lo chiede il deputato romagnolo Marco Di Maio, a proposito dell'annunciata conclusione del programma “Strade sicure”, interpellando al riguardo direttamente il ministero dell'Interno. L’Operazione dell’Esercito Italiane “Strade sicure” , condotta sul territorio nazionale dall’Esercito Italiano ininterrottamente dal 2008, aiuta le Forze dell’Ordine a fronteggiare le straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità e del terrorismo, attraverso l’impiego di un contingente di personale militare delle Forze Armate, che agisce con le funzioni di agente di pubblica sicurezza.

“Il supporto dell’Esercito alle Forze dell’Ordine tradizionali è stato fondamentale – ricorda il deputato - nello svolgimento delle attività di controllo di punti critici di tutto il territorio nazionale e, in particolare, delle città della riviera romagnola, soprattutto in alcuni periodi particolari dell’anno”. Il parlamentare nel suo atto di sindacato ispettivo fa notare anche che “i sindaci del territorio da anni constatano e denunciano alle istituzioni locali l’insufficienza delle dotazioni di uomini e mezzi delle forze di polizia ai fini del controllo e della garanzia dell’ordine pubblico in un’area che conta più di 20 milioni di presenze turistiche l’anno. È dello scorso inverno la più recente richiesta, da parte degli amministratori della provincia di Rimini, di garanzie sui rinforzi agli apparati di polizia durante i mesi estivi”.

Il recente ridimensionamento del programma e il conseguente taglio da 7000 a 5000 unità di personale preposte all’Operazione, soprattutto a fonte di amministrazioni che chiedono continui rinforzi di agenti per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico sul territorio nei periodi di maggiore affluenza turistica, “non si ritiene essere una scelta opportuna – aggiunge il deputato, capogruppo in Commissione Affari costituzionali alla Camera -. Sono comprensibili le necessità del periodo storico che stiamo vivendo, ma allora non bisogna dimenticare i bisogni dei territori, che richiedono un incremento dei numeri delle forze presenti in loco”. Dunque è necessario, “compensare la riduzione degli organici previsti dalla rimodulazione del programma 'Strade sicure' con adeguati rinforzi sugli altri corpi dedicati alla tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico”, conclude Marco Di Maio. 
 

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