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Vittori: "Per i giovani solo repressione e proibizionismo da parte dell'amministrazione"

Il candidato a sindaco di Cattolica della sinistra attacca l'ordinanza anti-alcol: "Così non si risolve il problema, occorre contrapporre la riappropriazione di spazi di aggregazione pubblici, liberi dalla logica del consumo e del profitto"

L'ordinanza anti-alcol firmata dal sindaco di Cattolica Mariano Gennari, che aveva deciso di seguire l'esempio della collega di Riccione er contrastare gli eccessi legati alla movida e gli assembramenti di giovani e giovanissimi nei pressi di bar e locali, non va giù a Francesco Vittori, candidato per la sinistra a nuovo inquilino di palazzo Mancini. Per l'esponene della Lista Rossa, infatti, la scelta fatta dal primo cittadino sarebbe "l’unica ricetta davanti al manifestarsi di un profondo disagio giovanile è sempre la solita: repressione e proibizionismo. La recente ordinanza dell’amministrazione comunale di Cattolica sul divieto di vendita notturna degli alcolici, in risposta al pressing della Lega, rappresenta un provvedimento superficiale che ha come unico scopo quello di fornire una risposta emergenziale alla campagna mediatica che ha posto i giovani al centro delle problematiche di ordine pubblico nella nostra riviera. Non vogliamo giustificare certi episodi estremi o auspicare assembramenti o violazione agli indispensabili provvedimenti in tutela della salute. Ma il proibizionismo e la repressione non risolvono il problema, lo spostano solamente". 

Vittori solleva alcuni interrogativi: "Ci chiediamo infatti: ma questi giovani che si radunano in strade o davanti a locali, dove dovrebbero andare? Esistono luoghi pubblici di socializzazione in cui si possano incontrare al di fuori delle logiche del consumo? E dove? Se quelli che erano i potenziali spazi di ritrovo pubblico sono stati privatizzati dalle precedenti amministrazioni del Partito Democratico ed oggi, a causa di queste politiche, ci troviamo in una città sguarnita dal punto di vista degli strumenti di socializzazione e di integrazione? Qualcuno si ricorda quando, solo qualche mese fa, una associazione di giovani che si dedicava alla poesia è stata in fretta e furia cacciata da una sede provvisoria pubblica (e anche in questo caso dopo una imbeccata del candidato della destra), creando una falsa quanto strumentale contrapposizione con la Croce Rossa?   Qualcuno ricorda quando Cattolica ospitava uno delle poche esperienze al mondo di turismo sociale, presso il Centro le Navi, dove migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo si incontravano e socializzavano? Una esperienza ancora una volta chiusa e privatizzata dal Partito Democratico, per lasciar spazio al divertimento a consumo e ai parchi tematici. Apprezziamo i toni più riflessivi dell’assessore Cerri, ma alcune delle sue soluzioni ci lasciano molto perplessi, invocare il sostegno di associazioni di volontariato e parrocchie appare più come una rinuncia del pubblico ai propri compiti. Al contrario noi crediamo che alla retorica del decoro che ha colpito prima gli emarginati e adesso anche i giovani occorre contrapporre la riappropriazione di spazi di aggregazione pubblici, liberi dalla logica del consumo e del profitto".

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