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Domenica, 28 Aprile 2024
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Solstizio d'estate: significato e curiosità sul giorno più lungo dell'anno

Il solstizio d'estate sancisce l'inizio della stagione estiva (e più calda)

Malgrado le temperature sempre più afose e soffocanti ormai da qualche giorno, inizia ufficialmente oggi la stagione estiva. Il 21 giugno, infatti, ricorre il solstizio d'estate, che si verificherà nell'anno in corso alle 16.58 (ora italiana). Quella odierna, quindi, sarà la giornata più lunga dell'anno, con ben 15 ore e 14 minuti di luce. A partire dal 22 giugno, invece, le ore di luce inizieranno gradualmente a diminuire.

Cos'è il solstizio d'estate

La parola "solstizio" deriva dal latino "solstitium", termine formato da "sol" ("sole") e dal verbo "sistere" ("fermarsi"), e sta ad indicare il fatto che il sole, in questa giornata, si ferma e raggiunge la sua altezza massima rispetto all'equatore. Dopo, in maniera graduale, inizierà a scendere fino all'altezza più bassa nel solstizio d'inverno, vale a dire il giorno più corto dell'anno.

Il solstizio d'estate è un fenomeno astrologico che non è fisso: può infatti cadere tra il 20 ed il 21 giugno a seconda degli anni ed ha sempre un orario preciso in cui si verifica. Tutto dipende dall'inclinazione della Terra (23°27′) rispetto al piano dell'orbita durante il suo moto di rivoluzione. Il sole, così, raggiunta la massima altezza sull'orizzonte, illumina l'emisfero boreale per il maggior numero di ore dell'anno regalando a questa giornata il potere di essere la più lunga di tutto l'anno. 

La data

Ogni anno il solstizio cade in un orario diverso e quindi può arrivare, come anche gli equinozi, in date diverse. Dipende dallo spostamento dell’asse attorno al quale la Terra ruota. Lo spostamento provoca un arretramento di 6 ore ogni anno che si azzera con gli anni bisestili.

Il giorno più lungo

È proprio nel solstizio d'estate che abbiamo in assoluto il giorno più lungo e la notte più corta. Questo perché il Sole raggiunge la massima altezza rispetto all'asse terrestre. Come spiega l'Unione Astrofili Italiani (UAI), il Sole il 21 giugno 2023 sorgerà alle 05:36 e tramonterà alle 20:51, con ben 15 ore e 15 minuti di luce. Se, dunque, l'estate astronomica coincide con il solstizio del 21 giugno, quella meteorologica è già in vigore dal 1° giugno e terminerà il 31 di agosto.

Il luogo simbolo: Stonehenge

Le pietre monolitiche del sito britannico di Stonehenge sarebbero una sorta di calendario oltre che un tempio. L’asse del monumento è orientato in modo che al solstizio d’estate il sole sorga al di sopra della centrale Heel Stone. Quest'anno non accadrà, ma di solito sono migliaia le persone che si riuniscono nel sito per l’occasione e in Svezia si è pensato anche di istituire ufficialmente la festa di mezza estate. Esiste anche una Stonehenge più antica di mille anni. È Nabta Playa, in Egitto, che ha un sito con monoliti allineati in direzione del sorgere del sole nella data del solstizio.

Curiosità e riti magici

Il solstizio d'estate veniva celebrato nell'antichità con riti magici e pagani. In tale giorno, infatti, si ringraziava Madre Terra ed i festeggiamenti erano spesso accompagnati da fuochi purificatori per scacciare le tenebre celebrando il bene. Ciò veniva fatto bruciando vecchie erbe e ballando intorno al fuoco.

Spesso i riti pagani si intrecciano con la figura di San Giovanni Battista: i festeggiamenti del Santo cadono il 24 giugno ed i riti del solstizio vogliono che si raccolga un mazzetto porta fortuna formato da iperico, artemisia o cintura del diavolo, ruta, mentuccia, prezzemolo, rosmarino, aglio e lavanda.  

Le tradizioni

I solstizi d’inverno, come d’estate, sono da sempre ritenuti sacri. Si festeggia il Sol Invictus che rinasce dalle tenebre nella stazione fredda e c’è la festa pagana Litha, uno degli otto sabbat del solstizio d’estate. Ne scrivono Beda il Venerabile e Tolkien ne Il Signore degli Anelli. Ci sono culti solari dal Polo Nord alla Polinesia, passando per Africa, Indonesia e Sud America. Gli antichi Romani legavano questa ricorrenza con il dio Giano bifronte e secondo la tradizione ci si doveva fare il bagno in correnti d’acqua naturali e saltare su fuochi accesi per purificarsi.

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