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"Sulla carta nessuno migliore di noi", Simoncelli suona la carica alla Rinascita in vista dei playoff

"Ai playoff giochiamo ogni due giorni, quindi c'è bisogno di tutti. Speriamo di riuscire a passare il turno con meno partite possibili"

Play/guardia della Rinascita, Alexander Simoncelli è stato il top scorer nell'ultima vittoria contro Cecina, la terza consecutiva per la RivieraBanca. I biancorossi sono attualmente secondi, ma coi recuperi non hanno ancora la certezza della definitiva posizione e dell'avversario che affronteranno ai playoff. 105 punti, 45 assist, 24 rimbalzi e 10 palle recuperate sono i numeri stagionali di Simoncelli, che il prossimo 11 giugno spegnerà 35 candeline. 

Simoncelli, un bilancio della vostra regular season tra aspettative e risultati ottenuti?

"Forse il nostro andamento è stato un po' incostante, dovuto anche al fatto che durante la stagione non abbiamo mai avuto la squadra al completo, soprattutto nei ruoli chiave abbiamo avuto diversi infortuni. Non siamo mai riusciti a trovare gli equilibri di squadra che ci potessero portare una solidità e una continuità, questo ha rallentato la crescita di questo gruppo, però penso che adesso siamo a fine campionato in una buona condizione, ora si riparte. La regular season conta il giusto, i playoff sono un campionato a parte, dobbiamo ancora scoprire contro chi giocheremo, poi vedremo".

Come vi sentite a livello fisico in vista dei playoff?

"Di squadra siamo in una buona condizione psico-fisica, veniamo da tre vittorie filate, quindi fisicamente bene. Adesso ai playoff giochiamo ogni due giorni, quindi c'è bisogno di tutti. Speriamo di riuscire a passare il turno con meno partite possibili, poi vedremo come si struttureranno le serie".

Cosa manca a questa Rimini per essere da A2?

"Potrei dirti anche che non manca niente. Purtroppo adesso abbiamo perso Francesco Bedetti per tutta la stagione, ma questa squadra ha le qualità per giocarsela contro tutti. Sinceramente non vedo una squadra sulla carta nettamente più forte di noi, poi è sempre il campo che deve dare la giusta sentenza, dobbiamo farlo parlare. Visto che siamo sulla bocca di tutti dati come una squadra per provare ad andar su, bisogna anche dimostrarlo sul campo".

Quali sono state le più grandi difficoltà di questa particolare stagione?

"E' stata una stagione molto particolare, perché la vivi alla settimana con tamponi che ti possono interrompere. A noi è capitato di andare in quarantena per due settimane a causa di un positivo e soprattutto il non poterci allenare in quei giorni lo abbiamo pagato nelle due partite successive, con due sconfitte, prima di riprendere poi di nuovo una buona qualità di gioco, intensità e tutto. Fa parte del gioco, è capitato a tutti, quindi è una cosa alla quale si poteva andare incontro. Non c'è il pubblico, Rimini è una squadra con una tifoseria molto calda, che porta al palazzo più di 3mila persone ogni domenica, quindi non avere la gente per noi è sicuramente una mancanza. Devi trovare stimoli diversi, non è una pallacanestro di adrenalina che ti arriva dalla gente, la devi trovare da solo, perché alla fine giochiamo senza pubblico, quindi è abbastanza un cimitero. Però è così per tutti, una situazione a cui ormai ci siamo abituati, spero che per i playoff possano entrare più di qualche centinaio di persone".

Tra le squadre del girone B, che incrocerete ai playoff, quali pensa potrà darvi più fastidio?

"Sinceramente sono piazze che conosco perché due anni fa ero nel girone lombardo. Con le prime 6/7 squadre devi stare molto attento, puoi perdere con tutte, sono squadre fisiche e di talento. Tra questa settimana e la prossima scopriremo chi dovremo affrontare e da che parte del tabellone finiremo, perché possiamo arrivare dal secondo al quinto posto, dipende dagli altri risultati. E' un tabellone di playoff molto duro, nessuna squadra la dà vinta facile, ogni partita va affrontata al 110%".

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