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Tour de France, via libera alla legge regionale. Una grande partenza nel ricordo di Bartali e Pantani

Il costo complessivo della Grand Départ Florence – Émilie-Romagne è di quasi 10 milioni di euro e la Regione contribuirà per il 54%

Per la prima volta in oltre 100 anni di storia il Tour de France 2024 partirà dall’Italia. Le prime tre tappe che sono in programma per il 29 e 30 giugno e per il 1° luglio vedranno protagonista l’Emilia-Romagna. Rimini sarà sede dell'arrivo della prima tappa. “Il Grand Départ della 111° edizione del Tour coinvolgerà Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte. Da quando è stata annunciata questa incredibile novità, siamo certi che sarà un evento storico per il ciclismo internazionale e per il nostro territorio in termini di turismo, indotto e immagine internazionale. L’Emilia-Romagna sarà protagonista di tutte le prime tre tappe del Tour 2024. La prima da Firenze arriverà nella nostra Rimini. – richiama Nadia Rossi, proseguendo –. La seconda sarà Cesenatico-Bologna e la terza Piacenza-Torino. Ognuna di esse sarà dedicata a un grande campione: Gino Bartali, il Pirata Marco Pantani per quella che partirà dalla sua terra natale, infine Fausto Coppi. Ci aspettiamo l’arrivo di tantissimi turisti, ciclo-amatori, sportivi e amanti del Tour e della nostra terra, che ha già investito e continuerò ad investire sugli eventi sportivi, sul cicloturismo e sulla sostenibilità. Questo evento sarà una spinta per lanciare ancora di più il dinamismo del territorio”.

“Dopo aver siglato nei mesi scorsi il Protocollo di collaborazione fra gli organizzatori, oggi in Assemblea Legislativa abbiamo dato il via libera alla legge regionale che sancisce la collaborazione tra tutti gli enti pubblici coinvolti e l’organizzazione del Tour Amaury sport organisation (Aso). Il costo complessivo della Grand Départ Florence – Émilie-Romagne è di quasi 10 milioni di euro e la Regione contribuirà per il 54%. Per le prime tappe si prevedono circa 1,8 milioni di spettatori presenti in Italia, di cui oltre 730mila in Emilia-Romagna. L’indotto potrebbe essere potenzialmente di 100 milioni e stimiamo di poter avere un ritorno di visitatori lungo il percorso di circa 1,8 milioni di persone con 130mila presenze negli alberghi”.

“Non solo Formula 1 e MotoGp, l’Emilia-Romagna si conferma essere tra le Regioni in Italia più importanti per l’ospitalità a eventi di grande sport di rilevanza internazionale. Per quelli della mia generazione, prima di telefonini, computer e PlayStation - conclude Rossi - c’erano solo i Mondiali, il Giro d'Italia e il Tour de France. Appuntamenti che non potevamo perdere nelle tv in bianco e nero in cui i colori li immaginavamo, per sognare. Sapere che il Tour de France, il più antico giro di tutti, il Giro che non si è mai fermato dal 1903 a parte durante le due guerre mondiali, arriverà per la prima volta nella storia a Rimini, è una grande emozione.”

Petitti: “Un’occasione storica”

"Il Tour de France in Emilia-Romagna è un’occasione storica per celebrare la nostra terra, il ciclismo e il nostro Marco Pantani". Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, commenta positivamente l’approvazione della legge regionale dedicata alla storica manifestazione ciclistica. "La prima delle tre tappe della Grande Boucle sarà la Firenze-Rimini e celebrerà la figura di Gino Bartali, campione immortale ma anche simbolo della Resistenza e dell’impegno per la libertà, medaglia d’oro al valore civile e Giusto tra le Nazioni". 

Sarà un omaggio ai grandi campioni: la partenza da Firenze sarà dedicata a Bartali, la tappa di Cesenatico a Pantani, quella in Piemonte a Fausto Coppi. "È stata inoltre avanzata la richiesta di celebrare anche il campione forlivese Ercole Baldini, recentemente scomparso, e mi auguro ci sia massima apertura anche in questo senso. Quattro le città toccate: Rimini, Cesenatico, Bologna e Piacenza. Credo sia un’opportunità unica per il nostro territorio che permetterà anche una riflessione più ampia su tutta quella che è la filiera che ruota attorno al mondo della bicicletta, incluso l’importante messaggio che racchiude in termini di mobilità sostenibile – commenta Petitti –. Un tema di cui la nostra Regione si fa promotrice da tempo con campagne mirate, realizzazione di piste ciclabili e molto altro. Eventi come questo possono attivare percorsi di sensibilizzazione importanti andando a coinvolgere anche le scuole e le nuove generazioni".

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