rotate-mobile
Sport Riccione

Concluso il Campionato Italiano Cadetti di Judo al Play Hall Riccione

La sezione Judo della Polisportiva Riccione in prima linea nell’organizzazione e, per la prima volta, rappresentata da un’alteta in una competizione nazionale con Cecilia Tencati

Il Play Hall di Riccione si è dimostrato la location ideale per ospitare il Campionato Italiano Cadetti di Judo, che nel weekend del 3 e 4 giugno ha visto gareggiare i migliori atleti italiani Under 18, circa 700, per la conquista del titolo più ambito dell’anno.   Per la Polisportiva Riccione è stato un week end storico sotto diversi punti di vista: in collaborazione con il Comitato Regionale FIJLKAM e il Centro KIAI Riccione è stata il motore trainante dell’organizzazione della manifestazione, grazie a numerosissimi volontari di entrambe le società sportive che hanno prestato il loro tempo e le loro professionalità per la buona riuscita dell’evento e, per la prima volta nella storia della sezione Judo fondata il 16 ottobre del 2012 e al secondo anno di attività federale, i tecnici della Polisportiva hanno seguito un’atleta a una finale nazionale. Cecilia Tencati, appena 15enne, il 21 maggio scorso si è qualificata per gli Italiani e ha avuto l’onore di rappresentare i colori della Polisportiva sul tatami di casa. La classifica maschile per società ha visto primeggiare l’Akiyama Settimo Torinese seguita da Accademia Torino e da Fitness Club Nuova Florida. La classifica femminile per società ha visto al primo posto Fitness Club Nuova Florida, seguita dallo Star Club Napoli cui segue Dojo Equipe Bologna sul terzo gradino del podio.

“Una buona organizzazione quella di questo Campionato Italiano Under 18 guidata dal Comitato Regionale Emilia Romagna con la collaborazione della Polisportiva Comunale Riccione, guidata da Giuseppe Longo, e dal Centro Kiai Riccione e Cattolica, guidato dal proprio presidente Sauro Tontini assieme ai soci fondatori Maurizio Benelli e Natale Giulianelli. Anche in quest’occasione è stato garantito l’accesso al parterre ai soli addetti ai lavori e ai soli tecnici ed atleti in procinto di gareggiare. Un risultato ottenuto grazie anche alla collaborazione degli ufficiali di gara ed in particolar modo della Coordinatrice dei Presidenti di Giuria, Colomba Cirillo”.

“La gestione del peso negli sport da combattimento” In associazione ai Campionati Italiani, si è svolto venerdì 2 giugno il Simposio dal titolo “La gestione del peso negli sport da combattimento” organizzato dal Comitato Regionale Emilia Romagna e dalla Sezione Judo della Polisportiva Riccione, patrocinato dall’Ordine dei medici di Rimini e dalle sezioni regionali di FMSI e ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica). Numerosi i relatori, tra cui medici, tecnici e genitori dei giovani judoka che hanno gareggiato al campionato nazionale Cadetti. Durante il pomeriggio si sono succeduti i diversi relatori. La dott.ssa Stefania Raimondi, Medico dello Sport AUSL Romagna e Consigliere ADI Emilia-Romagna, ha messo in evidenza come l’attività sportiva, anche agonistica, insieme ad una corretta alimentazione apportino benefici alla salute a lungo termine nei bambini e dei ragazzi in età evolutiva, oltre che permettere un’ottimizzazione della performance sportiva. Durante questa delicata età è molto importante fornire ai ragazzi le basi per una buona cultura alimentare e un sano rapporto con il cibo che passa anche attraverso il riconoscimento e la soddisfazione dei propri segnali di fame e sazietà. Affinché prestazione, ma anche adeguata crescita e sviluppo puberale vengano garantiti vanno apportati la giusta energia e la miscela di nutrienti necessari.

Attenzione quindi a mode alimentari e pregiudizi privi di fondamento scientifico o all’utilizzo non razionale di supplementi e integratori sportivi che, oltre ad avere effetti deleteri per la salute, possono veicolare false illusioni di risultati più facilmente raggiungibili. Il Dott. Giovanni De Francesco, Nutrizionista Fijlkam ha portato la sua esperienza sul campo e ha ribadito che la scelta della categoria di peso va effettuata seguendo criteri più scientifici, affidandosi ad un team di esperti, basandosi anche sull’analisi della composizione corporea effettuata da esperti, per evitare che i ragazzi e le ragazze si sottopongano a pratiche non adeguate di controllo del peso (disidratazione e restrizione calorica) che possono avere conseguenze negative sulla salute oltre che sulla performance sportiva (maggior rischio di infortuni, colpo di calore, fino a conseguenze più gravi quali ad esempio l’insufficienza renale).

La Dott.ssa Elena D’Ignazio, Dietista esperta in DCA e Consigliere Regionale ADI Emilia-Romagna, ha sottolineato come, dai dati di letteratura, emerga che i Disturbi del Comportamento Alimentare in ambito sportivo siano piuttosto frequenti, in particolare nell’ambito dei “lean sport” di cui gli sport con categoria di peso fanno parte. In particolare gli allenatori e i tecnici possono fare molto sia per prevenire sia per identificare precocemente comportamenti disfunzionali legati al cibo e al peso. Interessante è notare che alcuni criteri necessari per sospettare un disturbo del comportamento alimentare (come il pesarsi spesso o l’essere preoccupati rispetto al cibo e al peso) siano considerati comuni e “normali” nell’ambiente judoistico. Altrettanto importante l’aspetto legato alla cosiddetta triade dell’atleta, che partendo da un insufficiente apporto calorico (rispetto al dispendio totale) porta ad alterazioni ormonali (amenorrea primaria, secondaria, oligomenorrea e rischio di infertilità futura) e a riduzione della densità minerale dell’osso con maggiore rischio di infortuni e di fratture da stress. La Dott.ssa Alessia Bruno, Psicoterapeuta Supervisore Europeo EMDR e Performance Coach ha portato il suo prezioso contributo in termini di tecniche e strategie di preparazione mentale e superamento dei blocchi emotivi al fine di massimizzare la performance dell’atleta, spostando l’ago della bilancia dal peso corporeo al peso mentale. È inoltre emerso che convinzioni errate, eccessiva autocritica e perfezionismo e i traumi vissuti possono influire negativamente sulla performance sportiva.

A tal proposito è necessaria la presenza di uno psicoterapeuta esperto anche in performance coaching, in grado di comprendere le caratteristiche dell’atleta, il suo vissuto e l’eventuale presenza di sindromi cliniche, per supportarlo nel migliore modo possibile. Ha moderato in maniera eccellente portando il suo contributo scientifico e aprendo il dibattito e la discussione, il Dott. Lorenzo Baldini, Medico dello Sport responsabile della formazione scientifica e vice-presidente della FMSI della sezione Emilia Romagna cui vanno i nostri ringraziamenti. “Siamo soddisfattissimi del lavoro fatto. Abbiamo dimostrato a tutti gli apparati federali di poter organizzare eventi importanti con grande efficienza e professionalità. E’ stato un lavoro di squadra fra le società sportive riccionesi, il Comitato Regionale e il Comune di Riccione e la Riccione Sport.”, afferma il coordinatore della Sezione judo della Polisportiva Riccione, Longo Giuseppe. “Abbiamo avuto riscontri favorevoli da parte da massimi vertici federali e di tutti i tecnici presenti. Come Polisportiva abbiamo avuto la soddisfazione di avere la nostra prima finalista nazionale con Cecilia Tencati, che nonostante abbia cambiato categoria di peso 20 giorni prima delle qualificazioni, ha potuto calcare il tatami di casa fra le migliori 52 Kg della nazione. Anche se purtroppo ha perso al primo incontro, non possiamo che dire grazie a questa giovanissima atleta che è entrata nella storia della nostra società. I nostri ragazzi, inoltre, hanno avuto modo di vedere dal vivo un altissimo livello judoistico oltre a tecnici bravissimi, come il Maestro Maddaloni, padre e tecnico di Pino, campione olimpico a Sindney 2000, seguito da una troupe televisiva di Rai 1, che sta preparando un programma tv che lo vedrà protagonista, e il Maestro Pierangelo Toniolo, tecnico del recente oro olimpico Fabio Basile. Inoltre l’organizzazione del Simposio, sotto la direzione scientifica del nostro medico di riferimento, la dottoressa Stefania Raimondi, ha avuto degli ottimi risultati con la sala gremita di tecnici, genitori e dirigenti federali, fra cui il presidente del Comitato Regionale Francesco Rasori, e il segretario nazionale della FIJLKAM, ingegner Massimiliano Benucci, che ha portato i saluti del presidente Domenico Falcone. Infine, il mio più grande ringraziamento va ai nostri numerosi volontari che per giorni ci hanno supportato e sopportato”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Concluso il Campionato Italiano Cadetti di Judo al Play Hall Riccione

RiminiToday è in caricamento