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Grande successo per "Donare è la vittoria più bella"

Grande successo per l'iniziativa di sensibilizzazione dell'Avis (sostenuta anche dall'Ail e dall'Ausl di Rimini) svoltasi in spiaggia nello scorso fine settimana

Grande successo per l'iniziativa di sensibilizzazione dell'Avis (sostenuta anche dall'Ail e dall'Ausl di Rimini) svoltasi in spiaggia nello scorso fine settimana. Si trattava, come si ricorderà, del torneo di beach volley "Donare è la vittoria più bella", giunto alla sua XIV edizione, cui è stato affiancato un torneo di beach tennis e altri momenti culturali e ludici. Il tutto si è  svolto presso gli stabilimenti balneari dal 36 al 44 sul lungomare di Rimini.

Sono state 30 le squadre che hanno preso parte al torneo di beach volley, 16 delle quali arrivate da fuori Rimini: c'era un quartetto sammarinese e squadre arrivate da Modena, Bologna, Ferrara. Al torneo di beach tennis hanno invece partecipato 8 coppie concorrenti. Alla fine il torneo di beach volley ha visto, ai primi tre posti, le seguenti formazioni premiate domenica pomeriggio: Avis Ferrara, Pesa, San Marino. Nel femminile le squadre: Mussoni Spada e Avis Modena. Nel torneo di beach tennis si è invece imposta la coppia composta da Matteo e Giada, rispettivamente di Avis Modena e Avis Bologna.

Per quanto attiene alle altre iniziative, per tutto il tempo del torneo, vale a dire sabato e domenica, gli stabilimenti balneari hanno offerto l'animazione a grandi e bambini e domenica mattina la professoressa Annamaria Fantauzzi, psichiatra, docente universitaria e consulente dell'Avis nazionale ha presentato la sua attività e il suo libro "Sangue Migrante". Fantauzzi è infatti ai vertici anche di varie fondazioni ed associazioni che si occupano di volontariato, anche internazionale, ed ha invitato il pubblico, tra cui molti giovani, a "buttare il cuore oltre l'ostacolo, rimettersi in discussione" e ad interessarsi a tali progetti, magari per fare un'esperienza in tal senso: "Non serve avere particolari competenze – ha detto – basta saper dare una mano con lavori di costruzione, o magari far sentire meno soli i bambini...".

Per quanto attiene al volume "Sangue Migrante", si tratta di esperienze in cui la donazione di sangue da persone immigrate, integrate nella società locale e ovviamente sottoposte a tutti i controlli sanitari del caso, è utile anche per creare, tra queste persone, un maggior senso di cittadinanza oltre che rappresentare un'educazione alla salute esperita sul campo. Nella nostra realtà locale questa esperienza, spiegano i vertici Avis, procede ancora "col freno tirato", ma si sta operando per cercare di prendere contatti concreti con le comunità di stranieri strutturate sul territorio. "Attualmente – spiega Severino Culiani, presidente dell'Avis comunale di Rimini – incontriamo giovani di famiglie straniere nel corso delle nostre iniziative di sensibilizzazione nelle scuole: cercheremo di sfruttare anche questi momenti per rendere più percorribile l'apertura di percorsi per la donazione da parte di stranieri che vivono nel nostro territorio".

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