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Il parathleta Simone Baldini alla gara di triathlon del Challenge Roth

L'atleta 35enne si misurerà coi 3.800 metri di nuoto, 180 km di ciclismo e 42 km di corsa

Ancora pochi giorni e Simone Baldini, parathleta italiano residente a San Marino, classe 1981, si misurerà con la massima distanza del triathlon. L’atleta dell’ASD Triathlon Duathlon S.G. Rimini  il 17 luglio sarà infatti al via di Challenge Roth (Germania), prova regina del circuito Challenge Family, insieme ai più grandi atleti mondiali di questa disciplina sulla distanza di 3.800 metri di nuoto, 180 km di ciclismo e  42 km di corsa. Un’impresa sportiva e umana che per Baldini è resa ancora più speciale dalle sue condizione fisiche.

Nel 1997, infatti, quando aveva solo 16 anni, un virus ancora oggi sconosciuto, ha attaccato il suo midollo spinale all’altezza della vertebra D10, causandogli un black out neurologico che lo ha paralizzato dallo stomaco in giù. Solo un intenso ed instancabile lavoro di riabilitazione durato anni, gli ha permesso di rientrare in possesso delle principali funzioni fisiologiche e motorie fino a riuscire a camminare con le stampelle : stampelle che hanno dovuto cedere il posto alla carrozzina qualche hanno fa a causa di complicazioni articolari e muscolari importanti.
La grande determinazione di Simone lo ha portato a misurarsi con lo sport : Handbike ,Olympic Wheelchair e Triathlon sono le sue discipline. Dopo aver militato nella Nazionale di Handbike, e aver collezionato diversi titoli nel triathlon, oggi ha deciso di sfidare se stesso oltre ogni limite,dedicando più di 20 ore a settimane all’allenamento, nonostante non sia certo un atleta professionista.

Da circa un anno ha scelto di dedicarsi alle lunghe distanze e di gareggiare insieme ai normodotati, sostenuto dalla sua società, l’ASD Triathlon Duathlon S.G. Rimini, dagli sponsor (prima su tutti la Società per cui lavora, ovvero la SIT Group Spa di San Marino e poi Grip Dimension, Garmin, Progeo e tanti altri) e dai numerosi fan che seguono le sue imprese sui Social Network e sui campi di gara. È da sempre attento ai temi sociali ed insieme al Comitato Paralimpico Sammarinese porta nelle scuole il suo messaggio di speranza e di sport pulito. Non è un caso che sia tra gli atleti più attivi dell’associazione “I am doping free” voluta dal nuotatore azzurro  Filippo Magnini per combattere il doping.

Quella di Roth è un’impresa  che Baldini (per gli amici #IronBaldo) ha preparato in un intero anno di allenamento, in cui ha percorso  oltre 21.000 chilometri nelle tre discipline con le sue potenti braccia e con il suo instancabile sorriso. Il 17 luglio sarà sulla linea di partenza insieme a migliaia di atleti, unico nelle sue condizioni, pronto a dare il meglio, a dimostrare che un’attenta preparazione e una volontà indomita sono gli elementi di ogni successo sportivo e di vita.

“Ho deciso di partecipare al Challenge di Roth – dichiara Simone Baldini – “perché amo questo sport e le emozioni che mi regala. Cimentarmi in una distanza del genere non è affatto semplice, ha richiesto tanti sacrifici, ma è il coronamento di un sogno. Sono convinto che il corpo e la mente umana abbiano delle potenzialità molto più alte rispetto a quanto possiamo immaginare ed in qualche modo voglio andare a scovarle. Per me, ma anche per tutte le persone che mi seguono e dalle mie imprese prendono fiducia e speranza. L’ennesima sfida con me stesso, ma anche un motivo di crescita. Sportiva e personale.”

“Quando tre anni fa anche in Italia si è iniziato a parlare di paratriathlon – dichiara Alessandro Alessandri, presidente T.D.S.G. Rimini – come società abbiamo subito sposato questa causa. Abbiamo incontrato Simone Baldini prima sui campi di gara e poi l’abbiamo voluto fortemente con noi. Al di là delle prestazioni atletiche pensiamo che lo sport debba essere esempio, divertimento e passione e certamente Simone incarna a pieno questa filosofia. Con lui abbiamo costruito un percorso che è partito lo scorso anno con il Challenge di Rimini, passando ad ottobre per Challenge Forte Village e che vedrà la sua splendida conclusione a Roth, la gara di triathlon full distance per eccellenza in Europa. Il 17 luglio metteremo la ciliegina sulla torta!”

“Una gara di triathlon full distance come quella di Roth – dichiara Michele Ravagli, allenatore di Simone Baldini – è estremamente complessa da gestire per qualunque atleta a partire dall’allenamento. Nel caso dei parathleti, inoltre, la preparazione deve sempre tenere conto del fatto che un infortunio puo’ pregiudicare, in maniera spesso piu’ incisiva che per un normodotato, la vita quotidiana. La preparazione si è svolta sia lavorando sulle 3 discipline che svolgendo un duro lavoro in palestra, indispensabile per lavorare sulla forza specifica necessaria ad affrontare i tanti chilometri di gara. Sono molto soddisfatto di come Simone si presenterà a Roth, delle buone sensazioni percepite e trasmesse, che mi tranquillizzano più dei test. Ha lavorato con serietà e costanza, gestendo tutte le “interferenze” esterne che spesso i professionisti possono evitare. Ora rimane da gestire la gara: ci saranno molte variabili che non conosciamo, dal meteo alle correnti del canale, dagli imprevisti alla gestione dell’alimentazione, altro elemento non secondario per gare di questo tipo, ma Simone è pronto. E noi siamo pronti a fare il tifo per lui!”

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