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Rinascita, le prime parole di coach Ferrari: "Mi piacerebbe raccontarvi una bella storia a giugno prossimo"

"A me non è stato detto di vincere tutte le partite, ma fare un percorso di alto livello con una connotazione particolare per il settore giovanile"

E' ufficialmente cominciata l'avventura da allenatore di RivieraBanca Basket Rimini per coach Mattia Ferrari. 

“Sono veramente contento di fare parte di questo percorso - le prime dichiarazioni del nuovo allenatore biancorosso. - Quando si viene scelti c’è sempre un grande senso di responsabilità verso Società, sponsor, tifosi e città: qui è tutto amplificato, tutto più importante. Lavorare in una piazza storica è semplicemente stimolante, è una piazza che si aspetta molto da noi: il pubblico è caldo e numeroso, la proprietà parla in un momento come questo di futuro e mi ha proposto qualcosa con una prospettiva. Questo fa la differenza e mi rende fortunato perchè quando incontri qualcuno che ti parla in questo modo non si può che essere contenti".

Ecco i valori che il coach vorrà portare in campo: "Serietà, etica, cocciutaggine, presunzione, metodo, sistema e quello che gli inglesi chiamano commitment, tutti che guardano dalla stessa parte per ottenere un risultato importante. La squadra è un organismo, ognuno all’interno ha delle responsabilità ma anche delle qualità: da qui bisogna partire.”

“Ringraziamo Mattia per aver sposato il nostro progetto, non è stato semplice perchè è un coach molto importante che aveva tante richieste in A2 ed in Eurolega come assistente. - Spiega il DS Turci -. Abbiamo avuto la fortuna di portare a Rimini un allenatore con un profilo veramente importante, il campo dirà poi il resto ma noi siamo sereni nell’aver fatto la scelta migliore possibile. Una caratteristica che ci ha fatto propendere per questa scelta è che Mattia, ovunque sia andato, ha sempre migliorato la squadra e l'organizzazione: vogliamo fare un salto di qualità importante, abbiamo società e soci che ci sostengono ed un grande main sponsor". "Il progetto RBR è incredibile - continua -, oggi facciamo una scelta importante ed ogni tifoso dev’essere contento e sereno: Mattia Ferrari è un profilo di assoluto livello, quando l'ho conosciuto sono riuscito a toccare i tasti giusti, ma mi ha aiutato la città perché senza tutti i ragazzi che ci sostengono tutto questo non sarebbe possibile."

Ambizioni alte quelle della Rinascita per la prossima stagione, Ferrari ne è consapevole: “Mi piacerebbe raccontarvi una bella storia a giugno prossimo, spero che i fatti diano ragione e che le aspettative riposte su questa stagione dopo l’amarezza degli ultimi due campionati siano esaudite - così Coach Ferrari - Se uno pensa alla città, al club, ai tifosi ed alla storia la cosa che tutti noi speriamo è arrivare a giugno ed essere contenti della scelta fatta".

L'amministratore delegato Paolo Carasso ha fiducia nel nuovo coach anche per la sua capacità di lavoro coi giovani: “Mattia è un grande profilo dal punto di vista tecnico per le sue esperienze e per com’è a livello personale. Ovunque è andato ha migliorato i giocatori che allenava e questo per noi ha grande valore. Gli abbiamo parlato e spiegato la nostra realtà nelle sue sfaccettature, Mattia ci ha pensato così come lo abbiamo fatto noi per decidere di fare un passo importante per alzare il livello. Noi abbiamo sciolto tutti i dubbi quando Mattia ha perfettamente capito che si doveva integrare nella nostra realtà completamente: oltre ad essere allenatore della Prima Squadra lo sarà anche degli U19 Angels/RBR, ha capito quanto sono importanti i nostri giovani e le nostre società."

“Ad un certo punto tra le varie possibilità a disposizione questa mi è sembrata la cosa migliore da fare - chiude coach Ferrari -, Carasso e Turci mi hanno prospettato la loro idea in maniera completa: da una parte c'è un AD e coach di alto profilo che mi ha dato l’idea di come impostare la parte tecnica, dall’altra parte Turci che ti trasmette la passione e la forza della città, l’insieme delle cose fa un bel mix, le persone del progetto sono di alto livello. A me non è stato detto di vincere tutte le partite, ma fare un percorso di alto livello con una connotazione particolare per il settore giovanile. Troppe volte l’umore è legato al risultato della domenica della Prima Squadra, mentre invece la società è una struttura verticale che va dal top player della Prima Squadra al bambino del minibasket. Vogliamo cercare di fare tutto al meglio, qualcosa di solido ed importante.”

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