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Sughi, polpette e anche una crema, le ricette riminesi con il granchio blu presto nei supermercati

I prodotti sono realizzati dalla startup Mariscadoras, formata da cinque giovani donne di Rimini

In occasione della fiera internazionale di Rimini Beer and Food Attraction la Startup Mariscadoras, formata da cinque giovani donne di Rimini, ha presentato per la prima volta quattro prodotti a base di Callinectes sapidus, il granchio blu alieno invasivo salito agli onori della cronaca la scorsa estate per aver messo in ginocchio l’economia della vongola nel Delta del Po.

La Startup Mariscadoras ha infatti fra i suoi principali obiettivi quello di creare nuovi scenari per la gestione delle specie aliene invasive che stanno creando non pochi problemi al nostro ecosistema marino adriatico: “Il nostro progetto nasce dall’idea di voler trasformare un problema per l’ecosistema marino e per la piccola pesca costiera in un’opportunità di business, contribuendo così anche al contenimento della proliferazione dei granchi attraverso il loro inserimento in una filiera che include pescatori, aziende di trasformazione e la commercializzazione” spiega Carlotta Santolini, biologa marina e amministratrice della società.

I quattro prodotti presentati (due sughi, le polpette e una crema) saranno i primi ad essere commercializzati nei supermercati Coop da questa primavera, a marchio Blueat – La pescheria sostenibile in collaborazione con l’azienda di trasformazione Tagliapietra e figli Srl.

L’obiettivo di sostenibilità della startup riminese però non si esaurisce qui. E’ stata avviata infatti una collaborazione con un ente di ricerca di eccellenza, il Cnr-Ies aIstituto di Ricerca Sulle Acque di Verbania Pallanza. Istituto presso cui la dottoressa Carlotta Santolini ha svolto parte dell’attività di ricerca relativa al suo corso di Dottorato di Ricerca in Cambiamenti Climatici e Sviluppo Sostenibile dell’Università dell’Insubria.

“Le ricercatrici del Cnr Rosa Zullo e Rosaria Lauceri hanno sviluppato il processo di estrazione della chitina e la sua trasformazione in chitosano partendo dai nostri scarti di produzione: l’obiettivo è produrre plastica compostabile con cui sviluppare in futuro il nostro packaging” spiega Alice Pari, PR manager di Mariscadoras. Questa ricerca, presentata già nell’ambito di Ecomondo lo scorso novembre, oggi ha visto un ulteriore sviluppo: a Beer and Food Attraction sono stati infatti presentati dei piccoli gioielli a forma di granchio blu decorati con i prodotti del carapace e protetti con un film a base di chitosano di granchio blu: “Un modo per dimostrare l’estrema versatilità di un prodotto che può avere moltissimi utilizzi: dalla farmaceutica fino ad arrivare al tessile”.

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