rotate-mobile
Cronaca

Abbandonato davanti all'ospedale dopo un incidente sul lavoro, i sindacati: "I responsabili vengano individuati"

Casanova, segretario generale della FILCA CISL Romagna: "Completa mancanza di umanità, chi ha fatto queste deve pagare duramente"

Ci sarebbe il lavoro nero dietro l'abbandono davanti al pronto soccorso dell'Infermi di Rimini, avvenuto nel pomeriggio di martedì, di un 39enne romeno seriamente ferito alla testa e per il quale adesso i sindacati chiedono giustizia. L'indagine dei carabinieri, infatti, avrebbe escluso che le lesioni riportate dall'uomo siano riconducibili a un'aggressione e si stanno focalizzando su un infortunio sul lavoro. L'ipotesi preponderante sarebbe che il 39enne, impiegato non in regola in qualche cantiere, sia rimasto vittima di una caduta dall'alto e che i datori di lavoro per evitare "grane" con le forze dell'ordine invece di chiamare il 118 lo avrebbero trasportato fino al nosocomio riminese per poi scaricarlo davanti al pronto soccorso.

Mentre i vari scenari sono al vaglio degli inquirenti, che stanno analizzando le telecamere nei pressi del nosocomio riminese per individuare l'auto che ha portato il 39enne, i sindacati si dicono “Sbigottiti dalla mancanza di umanità" e si augurano che "i responsabili vengano individuati e paghino duramente. Come ha dichiarato Roberto Casanova ,Segretario generale della FILCA CISL Romagna categoria dell’edilizia, l'episodio è dovuto "probabilmente per non incorrere in conseguenze penali a carico del datore di lavoro che lo aveva assunto irregolarmente. Questo ancora una volta dimostra in connubio esistente tra lavoro irregolare ed infortuni”.  “Siamo in un momento particolarmente vivace per il settore dell’edilizia - prosegue Casanova - dove molte nuove aziende sono nate dal nulla per beneficiare dei vari bonus edilizi. Queste misure sono state certamente positive, ma attuate senza controlli. Questo ha avuto un effetto boomerang soprattutto sui lavoratori che per primi ne pagano le conseguenze. Infatti i lavoratori assunti in maniera irregolare, spesso stranieri e a volte con scarsa conoscenza del lavoro e della lingua, non possono accedere a corsi sulla sicurezza, tenuti da Enti di formazione molto avanzati, specifici per l’edilizia, presenti sul nostro territorio romagnolo, come la Scuola edile artigiana di Forlimpopoli o la scuola Sfera (scuola di Sicurezza Formazione Edilizia della Romagna Accorpata) presente a Rimini in via Islanda. Tutti coloro che sono assunti regolarmente in un cantiere devono aver fatto almeno 16 ore di corso, oltre ad ottenere un continuo aggiornamento che ne permette la crescita aziendale e professionale”.

“Riteniamo quindi fondamentale il lavoro che stiamo facendo proprio sul territorio di Rimini - conclude. - In estate abbiamo infatti firmato il Patto per la promozione della legalità, della sicurezza e della qualità del lavoro negli appalti pubblici della provincia di Rimini e proprio in questi giorni stiamo lavorando su un Protocollo, specifico per l’edilizia nel territorio riminese, di Intesa per lo sviluppo delle attività coordinate e congiunte degli organi ispettivi in materia di salute e sicurezza nel contrasto al lavoro nero ed irregolare del settore. Quello che speriamo è che questo protocollo diventi da apripista per altri, su tutto il territorio romagnolo. Non possiamo quindi dirci stupiti dell’infortunio avvenuto in un contesto di lavoro nero, ma siamo sconcertati rispetto a quanto avvenuto a livello umano. Non è possibile abbandonare un ragazzo in quelle condizioni davanti ad un ospedale. Speriamo che i responsabili vengano al più presto individuati e che paghino duramente per ciò che hanno fatto”.


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Abbandonato davanti all'ospedale dopo un incidente sul lavoro, i sindacati: "I responsabili vengano individuati"

RiminiToday è in caricamento