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Cronaca

Accoltellò l'ex moglie e un albergatore, dieci anni di reclusione dopo il duplice tentato omicidio

Il 54enne Pellumb Jaupi, nel febbraio del 2022, aveva prima accoltellato l'ex moglie e successivamente il titolare di un albergo. Nel parapiglia era rimasta ferita anche la sorella dell’albergatore

I fatti risalgono al 22 febbraio del 2022. Quel giorno il 54enne Pellumb Jaupi si era reso protagonista di una tentata strage: prima, a Morciano, aveva ferito l’ex moglie con una serie di fendenti al corpo per poi infierire sulla donna a calci anche quando questa era a terra, poi era riuscito a fuggire a Rivazzurra nell’albergo dove la vittima aveva lavorato ferendo il titolare e la sorella di quest’ultimo. Nella giornata di mercoledì il processo è arrivato a sentenza: Pellumb Jaupi è stato condannato a 10 anni di reclusione, con un risarcimento di 60 mila euro a testa per le due parti civili.

Il 54enne, difeso dall'avvocato Massimiliano Orrù, è stato condannato per duplice tentato omicidio e lesioni gravi. Confermate tutte le aggravanti tranne quella della minorata difesa. In aula il sostituto procuratore Davide Ercolani, durante l’udienza dello scorso 16 giugno, davanti al Gip Vinicio Cantarini aveva sostenuto che “solo per una serie di circostanze fortuite oggi siamo qui a parlare di tentato omicidio e non di due omicidi". L'accusa aveva chiesto una condanna a 15 anni di reclusione.

Quel 22 febbraio del 2022 la giornata di sangue che aveva visto protagonista l'imputato era iniziata a Morciano quando, accecato dalla gelosia, aveva accoltellato l’ex moglie con una serie di fendenti al corpo per poi infierire sulla donna a calci anche quando questa era a terra. L'uomo era poi fuggito mentre, sul luogo dell'accoltellamento, era accorso il 118 e i carabinieri. La vittima, in gravi condizioni, era stata trasportata d'urgenza in ospedale e i militari dell'Arma, avuta la descrizione del fuggitivo, si erano messi a battere l'intera provincia di Rimini per cercare di individuarlo.

Nel frattempo Jaupi era arrivato a Rivazzurra raggiungendo l'albergo dove l'ex moglie aveva lavorato, ritenendo che il proprietario avesse avuto una relazione con la donna. Il titolare era stato aggredito con un coltello che lo aveva raggiunto al fianco sinistro, quindi alla nuca, ad una spalla ed alla mano sinistra queste le ferite più gravi che hanno costretto i chirurghi del Bufalini a portarlo due volte sotto i ferri in sala operatoria. Nel parapiglia era rimasta ferita anche la sorella dell’albergatore intervenuta nel tentativo di difendere il fratello. Sul posto si era precipitata la Polizia di Stato con gli agenti che erano riusciti a bloccare il 54enne che, ancora in stato di forte agitazione, era intenzionato a darsi fuoco.
 

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