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Cronaca

Accolto il ricorso, la Cgil: "Anche i lavoratori precari hanno diritto alla card docenti da 500 euro"

"Il Tribunale di Rimini accoglie il ricorso della FLC CGIL Rimini: 74 lavoratori precari si vedono riconosciuto il diritto alla card docenti al pari dei loro colleghi di ruolo. Ne dà notizia la FLC CGIL Rimini

"Il Tribunale di Rimini accoglie il ricorso della FLC CGIL Rimini: 74 lavoratori precari si vedono riconosciuto il diritto alla card docenti al pari dei loro colleghi di ruolo. Ne dà notizia la FLC CGIL Rimini (Federazione Lavoratori della conoscenza).

Il sindacato informa che è stato accoloto il ricorso "per il riconoscimento della “card docenti” ai 74 insegnanti in servizio con contratti annuali a tempo determinato che si erano rivolti alle strutture CGIL per vedere tutelati i propri diritti. Si tratta di un altro passo verso la piena equiparazione dei diritti dei precari della scuola, da tempo richiesta dalla FLC CGIL.  “La Buona Scuola”, con L. 107/2015 promossa dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi, introdusse la Card che è un plafond di 500 euro riconosciuto annualmente al solo personale di ruolo, utilizzabile per la formazione, l’acquisto di libri, abbonamenti a riviste e spettacoli e materiale informatico, con lo scopo di sostenere l’aggiornamento dei docenti. Peccato che la Legge escluda i precari, come se per loro la formazione in servizio fosse di secondaria importanza o comunque da sostenersi interamente a loro spese.  La disparità di trattamento è apparsa subito evidente e sulla scorta di importanti pronunce della Corte Europea sono stati accolti i ricorsi promossi dalle strutture territoriali della FLC CGIL. La vittoria di Rimini si innesta infatti su una scia di sentenze favorevoli che hanno sistematicamente condannato il Ministero dell’Istruzione (ora anche “del Merito”) a garantire ai precari pari trattamento in tema di aggiornamento e formazione", sottolinea la Cgil. 

Ora la vicenda è approdata in Parlamento, sono infatti in corso le procedure di conversione in Legge del D.L. “Salva-infrazioni” ovvero di quel provvedimento attuativo degli obblighi sanciti dall’UE per cui l’Italia è stata più volte oggetto di procedure di infrazioni, tra cui l’abuso dei contratti a termine proprio per il personale docente e per il mancato riconoscimento della “Card”. 

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