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Cronaca

Adunata degli Alpini, i Verdi: "Le molestie si potevano prevedere e rafforzare la vigilanza"

"Visti i precedenti degli scorsi anni e considerando anche le violenze denunciate dalle donne in altre occasioni di grandi feste in piazza, gli amministratori e gli organizzatori più sensibili avrebbero potuto prevedere quanto poi accaduto"

“Per l’adunata alpini 2022, visti i precedenti degli scorsi anni e considerando anche le violenze denunciate dalle donne in altre occasioni di grandi feste in piazza, gli amministratori e gli organizzatori più sensibili avrebbero potuto prevedere quanto poi accaduto. Il clima di festa, i fiumi di birra, gli uomini in branco alla ricerca di 'divertimento' in chiave maschilista, potevano e dovevano far presagire ciò che poi è successo”: lo dice Alessia Lea Di Rago, portavoce Europa Verde – Verdi Rimini, che riconosce un’attenzione da parte della classe dirigente nei confronti del tema violenza contro le donne, anche se ritenuta non sufficiente.

Sempre Di Rago: “Sarebbe stato auspicabile aumentare i controlli e la vigilanza nei locali e nei luoghi pubblici, l’affissione di manifesti informativi e formativi sul cosa non si fa verso le donne, una campagna massiccia di sensibilizzazione pre-evento e durante. Piccole accortezze che non avrebbero avuto un costo tanto elevato quanto le conseguenze scaturite. Noi di Europa Verde Rimini crediamo che non sia necessario abolire l’adunata, che pure ha portato nella nostra città un clima di festa e allegria, ma una revisione della sua organizzazione. Il primo passo è già stato fatto, nelle ultime ore, dal presidente dell'Associazione Alpini, che ha chiesto scusa e ha promesso di individuare i responsabili: essi non rappresentano il corpo degli alpini e i loro valori. Ci sono voluti quattro giorni per dissociarsi dalle molestie perpetrate, ma è un importante, primo, piccolo passo. Come recita uno dei loro motti 'Non per sembrare, ma per essere'. 

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