Aggressione al medico, gli accusati si rimpallano le responsabilità
Dopo la tantata rapina di venerdì sera, conclusasi con la vittima che ha sparato ai due aggressori, gli indagati sono stati interrogati in carcere nella mattinata di lunedì
Interrogatorio in carcere, lunedì mattina, per i due indagati della tentata rapina di venerdì sera ai danni di un medico bellariese. I presunti rapinatori, un riminese 42enne e un napoletano 36enne arrestati dai carabinieri subito dopo la sparatoria, sono stati sentiti dal gip Sonia Pasini. Il riminese, perito assicurativo, ha negato ogni addebito sostenendo di non aver mai partecipato alla rapina e, soprattutto, di non essere mai stato nel parcheggio del centro Leon Battista Alberti dove si è consumata l'aggressione. Versione completamente diversa per il napoletano che, stando a quanto emerso, avrebbe ammesso la sua partecipazione al colpo indicando nel riminese l'ideatore del piano per rapinare il professionista che aveva con sè circa 2000 euro in contanti frutto delle visite effettuate nella giornata di venerdì. Non vi è traccia, al momento, del presunto terzo complice che avrebbe partecipato alla rapina. Il gip, al momento, si è riservato la decisione sulla richiesta dei difensori degli arresti domiciliari.