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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Allarme lupi, dopo la tragedia anche la beffa. "Tre cuccioli di Alpaca uccisi, danno non risarcibile"

La segnalazione di Coldiretti Rimini: "E' di 10 mila euro il danno non risarcibile all'azienda attaccata dal lupo nel territorio riminese"

"Dopo il lupo, ora salviamo gli allevatori. I numeri confermano che il lupo, ormai, non è più in pericolo – spiega il presidente di Coldiretti Rimini Guido Cardelli Masini Palazzi – è arrivato il momento che le istituzioni si impegnino a definire un Piano nazionale che guardi a quello che hanno fatto altri Paesi Ue come Francia e Svizzera per la difesa dal lupo degli agricoltori e degli animali allevati". Il rischio vero oggi è la scomparsa della presenza dell’uomo delle montagne e delle aree interne per l’abbandono delle famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane di mucche, capre e pecore.

Dopo l’attacco di pochi giorni fa ad una azienda di Torriana nel corso del quale sono state uccisi numerosi capi tra pecore e agnelli e alcuni capi sono dispersi, giovedì 16 febbraio è stata l’azienda agricola Podere Santa Pazienza a Sant’Ermete di Santarcangelo di Romagna a subire un attacco di lupi che hanno ucciso 3 cuccioli di alpaca

"Ovviamente – precisa il presidente Cardelli Masini Palazzi - non si tratta di animali da reddito, ma animali che l’azienda utilizzava per l’attività di fattoria didattica, quindi la presenza del lupo non penalizza solo le aziende zootecniche tradizionali, ma anche imprenditori che hanno investito per diversificare ed ampliare la propria attività: oltretutto in questo caso, probabilmente non sarà possibile neppure chiedere il risarcimento del danno di circa 10.000 euro proprio per il fatto che non si tratta di animali da reddito".

"Le attuali emergenze, gravissime, che si sono abbattute sulla nostra agricoltura, strangolata dall'aumento incontrollato dei costi, da un siccità che ha falcidiato le produzioni – afferma il direttore di Coldiretti Rimini Alessandro Corsini – sono aggravate dai danni incalcolabili che quasi quotidianamente le imprese agricole continuano a subire dai cinghiali e dalla presenza sempre più rilevante dei lupi, aggravando ulteriormente il contesto di criticità delle aziende zootecniche. Proprio sul fronte dei lupi assistiamo ad una aggravamento del fenomeno che se non studiato e controllato rischia di degenerare in poco tempo".

"I lupi - prosegue il Direttore Corsini - sono presenti ovunque; scendono dalle montagne inseguendo le loro prede rappresentate dai cinghiali, mettendo in moto un circolo vizioso alla fine del quale a rimetterci è sempre e solo l'agricoltore".

"L’eccessiva presenza di lupi va a penalizzare gli allevamenti bovini e ovini più virtuosi, ovvero, quelli che hanno scelto il pascolo allo stato semi brado salvaguardando l’ambiente e il benessere animale – aggiunge il vice direttore di Coldiretti Rimini Giorgio Ricci – ed è necessario e non procrastinabile un censimento della specie, ponendo in essere ogni utile azione per individuare e tutelare il 'vero' lupo distinguendolo dagli ibridi o dai cani inselvatichiti, che rischiano di farlo scomparire del tutto, così come è praticamente scomparso il ‘vero’ cinghiale originario italiano. Sarebbero opportuni congrui contributi specifici a risarcimento del danno causato mentre attualmente i rimborsi in caso di aggressione non ripagano del danno reale e soprattutto non contemplano i danni indiretti".

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