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Cronaca

Gli "angeli" della Protezione Civile partono per le Marche. Rimini coordina 60 volontari diretti a Ostra

Il Coordinamento provinciale della Protezione Civile sta riunendo le squadre in arrivo da tutta l'Emilia Romagna. Parte anche l'autobotte da 3.500 litri, i volontari a supporto della popolazione di Ostra

La Romagna in prima linea per dare man forte alle popolazioni delle Marche colpite la scorsa notte (15 settembre) da una terribile bomba d’acqua. Al momento si registrano nove vittime e quattro dispersi, come riferisce la Prefettura di Ancona all’Ansa. Al coordinamento provinciale di Rimini della Protezione Civile sono momenti di lavoro intenso e organizzazione, dato che nella sede riminese si stanno ritrovando tutti i mezzi e volontari della Protezione Civile dell’Emilia Romagna pronti a partire in gruppo. Alle 18,30 di venerdì (16 settembre) una colonna di mezzi lascerà Rimini per raggiungere il Comune di Ostra, dove 60 volontari andranno in aiuto della popolazione colpita dal maltempo.

Per quanto riguarda il Coordinamento Provinciale riminese sono in partenza 12 volontari, sono 12 anche le squadre complessive messe a disposizione su scala regionale. Rimini dedicherà tra i suoi mezzi anche l’autobotte da 3.500 litri che servirà per la pulizia delle strade e dei marciapiedi. “Si procedere a step, queste squadre resteranno a Ostra fino a domenica sera – spiegano dal Coordinamento Provinciale della Protezione Civile di Rimini -, poi siamo pronti con altri uomini in supporto. La missione prioritaria che ci è stata assegnata è quella di svuotare le abitazioni del paese di Ostra che risultano ancora allagate e iniziare una prima pulizia delle strade dal fango”.

Il Consiglio dei ministri ha già deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche, approvando un primo finanziamento di 5 milioni. "Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari". Così il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio all’Ansa dopo la riunione in prefettura ad Ancona alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi. "E' piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno”. Oltre alle vittime, ci sono danni al momento incalcolabili. Il fiume Misa, in piena per le violenti piogge di questa notte, ha anche rotto le balaustre in pietra del ponte Garibaldi nel centro storico di Senigallia. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente.

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