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Cronaca Riccione

Atletica Riccione Sessantadue e Rimini Autismo per un progetto dedicato ai ragazzi

L’allenatrice Francesca Spano: “L’obiettivo è sviluppare le capacità motorie e senso-motorie dei ragazzi con difficoltà, ma soprattutto di favorire la socializzazione e l’integrazione”

Grazie ad una bellissima collaborazione fortemente voluta dalla Asd Atletica Sessantadue Riccione, la società di atletica affiliata alla Polisportiva Riccione e dall’associazione Rimini Autismo Onlus, con il finanziamento concesso dal comitato di distretto socio-sanitario di Riccione “Piano di zona per la salute e il benessere sociale 2018 2020”, ha preso vita a Riccione il progetto: “Atletica Insieme – Sport, integrazione, benessere, autonomia”. Il progetto ha l’obiettivo di proporre l’atletica leggera a questi ragazzi speciali, con lo scopo di migliorarne la qualità della vita, creando al di fuori dell’ambito familiare e riabilitativo, uno spazio che possa essere arricchito di esperienze gratificanti ed efficaci per lo sviluppo e per il benessere psicofisico. L’allenatrice Francesca Andrea Spano con gli educatori Rocco Montebelli e Filippo Orsi e il collaboratore Loris, accompagneranno i ragazzi  in un percorso di lezioni sulle discipline che caratterizzano l’atletica leggera, tenendo conto dei bisogni e delle esigenze individuali di ogni ragazzo, costruendo uno spazio di tempo libero che possa contribuire a sviluppare le capacità di socializzazione e autonomia. Un grande lavoro degli allenatori e organizzatori della Riccione Sessantadue che ha un obiettivo primario: sostenere, educare e interagire con questi fantastici e preziosi atleti nella grande squadra dell’Atletica Riccione Sessantadue con la voglia di fare sport tutti insieme e di completarsi a vicenda.

“E’ sempre una grande gioia vedere gli sguardi felici delle mamme e dei papà che accompagnano tutti i lunedì i loro figli ad allenarsi alla nostra pista di atletica e capire quanto quelle ore di sport contino nella loro settimana – spiega l’allenatrice Francesca Spano -. Ci raccontano quell’impazienza e quella voglia di uscire dei ragazzi quando si avvicina il lunedì. Integrare ha un significato ben preciso: completare, rendere intero o perfetto, supplendo a ciò che manca. Il punto di partenza è quello di sviluppare le capacità motorie e senso-motorie dei ragazzi con difficoltà, ma anche e soprattutto di favorire la socializzazione e l’integrazione. La mia scelta è stata inizialmente quella di lavorare separatamente coi ragazzi del progetto, per conoscerli e farmi conoscere, creando in questo modo un rapporto empatico e di fiducia. Dopo un mese, a piccoli passi, abbiamo cominciato ad inserirli nel gruppo esistente, durante la prima fase. Dopo circa 3 mesi di allenamenti i ragazzi con difficoltà e i piccoli atleti affrontano l’allenamento di un ora e mezza tutti insieme con rispetto dei ritmi altrui, pazienza e collaborazione. Questi  mesi sono serviti non solo per i ragazzi con difficoltà, ma anche per i ragazzi che hanno una media di età di 11 anni. Personalmente il progetto educativo non riguarda solo i ragazzi speciali ma tutti, in quanto l’educazione alla diversità dovrebbe far parte dello sviluppo del ragazzo tanto quanto la matematica o l’italiano. Un sentito ringraziamento dunque alla città di Riccione presente e disponibile alle iniziative sportive, ad Alessandra Urbinati presidente di Rimini Autismo e a tutti i genitori dei ragazzi rappresentati da Antonella Riccheo e Monica Molignoni, al presidente Angelo Ferrara e a tutto il direttivo dell’Atletica Riccione Sessantadue.

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