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Cronaca

Autobus in fiamme, l'allarme dei sindacati: "In Start servono assunzioni, non si parli di fatalità"

"Se si facesse manutenzione preventiva, anziché riparazione, i pericoli diminuirebbero"

Sulle strade di Montescudo, la sera di Natale, ha preso fuoco un autobus di Start Romagna. Non c’erano passeggeri a bordo e l’autista ne è uscito illeso. Al momento devono essere ancora appurate le cause del perché l’incendio sia scoppiato, devono essere ultilmate le verifiche sul mezzo. A intervenire sulla vicenda sono i sindacati Filt Cgil Rimini, Fit Cisl Romagna, Uiltrasporti Grande Romagna, Fiasa Cisal Rimini -Usb che denunciano gravi mancanze nell'organico. "Le cose però sarebbero potute andare peggio e allora sarebbe stato sbagliato parlare di fatalità - scrivono in una nota congiunta - Ma di che cos’altro si può trattare se non di fatalità? Il problema sta principalmente nella mancanza di un organico numericamente adeguato all’interno delle Officine di Start Romagna e nello specifico di quella riminese. Nell’officina di Rimini, infatti, sono impiegati attualmente 34 lavoratori a fronte di un parco mezzi composto da 178 autobus con alimentazione diesel e con un’età media dei mezzi di 10 anni, 6 filobus con un’età media di 8 anni, 25 mezzi a metano che svolgono il servizio di scuolabus e 5 autosnodati (18 metri) a metano; da aggiungere 4 macchine per il Trc, consegnate già malmesse e altre 5 in arrivo. I numeri dimostrano quanto sia necessario e urgente procedere con nuove assunzioni, anche per sostituire i lavoratori andati in pensione. Gli elettrauti, per esempio, erano 5, oggi ne sono rimasti solo 3".

Proseguono le parti sociali: "L’Azienda si era impegnata ad assumere a luglio almeno altri 3 elettrauti ma a quanto pare questi operai specializzati e con esperienza non si trovano, o meglio, non si trovano per uno stipendio di 1.200 euro o poco più. Si punta allora sui tirocinanti e infatti ne sono stati assunti 4, ma per loro come è giusto, ci vuole tempo perché siano formati. E anche sul tema della certificazione della manutenzione l’organizzazione è carente. L’officina di Rimini è stata costruita una quarantina di anni fa e attrezzata per i veicoli dell’epoca, ma oggi i mezzi sono cambiati e le postazioni, per esempio, non sono adeguate per lavorare agevolmente tanto da procurare effetti deleteri per la salute degli operai (vedi ernie e quant’altro)".

I sindacati tornano all’incendio di Montescudo e sottolineano come gli incidenti possano accadere, ma ribadiscono che se si facesse "manutenzione preventiva anziché riparazione, i pericoli diminuirebbero. Il periodo del lockdown ha dato un po’ di tregua all’officina, ma già si parla di riapertura delle scuole e quello del trasporto pubblico resta un tema cruciale. Nello scorso ottobre le parti si erano riunite al tavolo aperto per discutere dell’intera riorganizzazione delle Officine Start della Romagna. Purtroppo il tavolo è stato aggiornato a data da destinarsi".

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