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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La Cgil invita i pensionati a verificare i cedolini. "Una signora ha recuperato 12 mila euro di arretrati"

Il sindacato: "Si tratta di somme o prestazioni che non vengono concesse se non espressamente richieste o di diritti e prestazioni che possono sorgere in un momento successivo alla liquidazione della pensione"

Gli uffici Spi e del Patronato Inca Cgil sono a disposizione dei pensionati per una verifica dei cedolini. Succede che tra le tante anomalie tutte italiane, una riguarda alcuni diritti che tali non sono se i cittadini non ne fanno esplicita richiesta, come il diritto a ricevere la pensione. "Può succedere per esempio che una signora, non sapendo di avere diritto alla pensione di reversibilità del marito, riesca a recuperare tramite i nostri uffici di patronato e Spi (Sindacato dei Pensionati Cgil) 5 anni di arretrato per un totale di 12.000 euro o che un lavoratore in pensione venga a conoscenza del fatto che ha diritto ad avere gli assegni familiari che però non ha mai percepito, così come tante altre analoghe situazioni", racconta la Cgil.

Il controllo della pensione è un servizio che lo Spi Cgil offre a tutti i pensionati riuscendo in questo modo a far recuperare tanti soldi, da qualche centinaio fino a diverse migliaia di euro, che altrimenti sarebbero andati perduti.
"Si tratta di somme o prestazioni che non vengono concesse se non espressamente richieste o di diritti e prestazioni che possono sorgere in un momento successivo alla liquidazione della pensione. A complicare le cose c’è anche il fatto che l’Inps non spedisce più il cedolino della pensione, dove erano specificate le varie voci, per cui si sa soltanto qual è l’importo totale. Da un’analisi del cedolino è possibile invece fare delle verifiche più attente in particolare su: integrazione al trattamento minimo, maggiorazioni sociali della pensione e incremento, importo aggiuntivo dell’assegno pensionistico, assegno al nucleo familiare, quattordicesima mensilità", spiega il sindacato.

"E, a proposito di quattordicesima mensilità, in pagamento a luglio, ricordiamo che spetta ai titolari di pensione di vecchiaia, anzianità, anticipata, invalidità o inabilità, ai superstiti. Non spetta a chi beneficia di prestazioni di natura assistenziale come le invalidità civili, gli assegni sociali, rendite Inail. Hanno diritto alla quattordicesima i pensionati che al 31 luglio 2022 abbiano almeno 64 anni di età, mentre chi compirà i 64 anni di età nei mesi successivi, dal 1° agosto al 31 dicembre 2022, la mensilità aggiuntiva verrà inserita nella pensione di dicembre 2022. Per averne diritto vanno considerati gli anni di contributi versati e il reddito che è quello personale".

A luglio è scattato anche il bonus di 200 euro. Su questo e su tutte le altre spettanze, la Cgil invita i pensionati a rivolgersi presso gli uffici Spi o del Patronato Inca per verificare la correttezza degli gli importi.

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