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Cronaca

Lotta alla violenza sulle donne: raccolte 160 denunce per maltrattamenti

Dall'inizio del corrente anno sono state complessivamente 37 le istanze di ammonimento raccolte dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini e 16 gli ammonimenti irrogati

All’indomani della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Comune di Rimini in collaborazione con l’Associazione Rompi il silenzio Onlus ha riproposto “E’ per te”, la camminata cittadina organizzata giunta alla sua quinta edizione e che nasce per sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno della violenza contro le donne.. All’iniziativa di sensibilizzazione, tra le altre autorità cittadine, hanno partecipato anche il Questore di Rimini,  Maurizio Improta, e il dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini, Enrica Bonini, a testimonianza dello straordinario impegno che ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia di Stato mettono in campo al fine di contrastare l’odioso fenomeno della violenza sulle donne.

Tale fenomeno, come noto, è una delle forme più gravi e diffuse di violenza, di dimensioni epidemiche e trasversali poiché non conosce confini geografici, culturali, di sesso, età e di estrazione sociale. Da sempre la Polizia di Stato è impegnata nel contrasto e nella prevenzione di inammissibili aggressioni fisiche, morali, psicologiche, economiche, sessuali e persecutorie che invalidano l’esistenza delle vittime, aggravandone la percezione personale per la difficoltà di riconoscersi tali, anche a causa della tendenza psicologica di rimanere ancorate al mito dell’amore eterno, che ostacola la sovrapposizione della figura dell’offensore al proprio partner.

La Polizia di Stato ha deciso di compiere un ulteriore passo di avvicinamento nei confronti delle vittime di questi reati: l’avviato progetto “...Questo non è amore” ha infatti come finalità la creazione di un contatto diretto tra le donne ed un’equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura di denunciare o di varcare la soglia di un ufficio di polizia.  Per fornire un rigoroso impulso all’azione di prevenzione del reato de quo, favorendo una migliore conoscenza di un fenomeno dal numero oscuro e delle sue trasformazioni, la Questura di Rimini, stimolata dal Ministero dell’Interno, sta realizzando una campagna di informazione e sensibilizzazione presso i luoghi simbolo della città – parco Fellini, piazza Tre Martiri, Arco d’Augusto, Piazza Ganganelli di Santarcangelo in occasione della festa del S. Patrono -, con il prezioso contributo del personale dell’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Rimini e dei locali centri antiviolenza.

L’iniziativa si sviluppa con il supporto di una postazione mobile della Polizia di Stato (camper o gazebo) e prevede il contatto diretto sia con le potenziali vittime alle quali verrà offerto il sostegno dell’èquipe istituzionale multidisciplinare composta da personale della Divisione Polizia Anticrimine, Squadra mobile e del Medico della Polizia di Stato, sia con la generalità della cittadinanza per discutere delle caratteristiche e peculiarità del fenomeno, anche con l’ausilio di filmati e distribuzione propagandistica di brochure predisposte per l’occasione della Polizia di Stato.  E dopo l’importante riscontro in termini di pubblico che hanno riscosso le precedenti iniziative organizzate durante i mesi di luglio, agosto e settembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Polizia di Stato, ha allestito due diverse postazioni mobili – una all’inizio e una all’arrivo della  -, dove gli esperti della Polizia di Stato e delle locali Associazioni di Volontariato Antiviolenza locali e del Comune di Rimini, potranno illustrare a cittadini e a semplici curiosi i dettagli del progetto (fornendo loro ogni chiarimento e materiale illustrativo) o raccogliere denunce o segnalazioni di situazioni concrete e reali da approfondire.

Finora sono state diverse centinaia le persone che hanno chiesto informazioni e hanno ritirato gli opuscoli e i pieghevoli predisposti dalla Polizia di Stato: l’attività ha soprattutto consentito di acquisire alcuni preziosi elementi informativi che hanno consentito di adottare provvedimenti di ammonimento nei confronti di due ex coniugi, e di raccogliere una segnalazione che è stata approfondimento da parte degli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini. Come ha ricordato il Capo della Polizia, Prefetto Gabrielli,  a margine della presentazione del calendario 2017 della Polizia di Stato: "Ognuno di noi deve diventare protagonista nella lotta alla violenza sulle donne e aiutare le vittime a vincere la paura". I dati registrano un calo della violenza di genere, "ma non ci sarà statistica che può reggere finché ci saranno donne che patiscono questi reati - ha aggiunto Gabrielli - Se pure le statistiche sono confortanti il tema resta di grande attualità e grande emergenza. La violenza di genere va combattuta al pari e più di altri reati perché porta un disvalore che dobbiamo combattere".  Bisogna essere quanto più vicini possibile alle vittime, ognuno di noi deve diventare protagonista, aiutare le vittime a vincere la paura, perché solo il convincimento che questo tipo di volenza non rimane recluso nell'ambito di chi la subisce può dare forza alle vittime".

I NUMERI - Dall’inizio del corrente anno sono state complessivamente 37 le istanze di ammonimento raccolte dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini e 16 gli ammonimenti irrogati. La maggior parte degli soggetti colpiti dal provvedimento di ammonimento è di sesso maschile di età compresa tra i 30 e 55 anni; le donne ammonite hanno un’età compresa tra i 39 e 55 anni. Nel 2016 il personale della Questura di Rimini ha inoltre raccolto 160 denunce per maltrattamenti. L’attività della Squadra Mobile ha permesso di eseguire 18 misure cautelari tra divieti di avvicinamento o custodia cautelare. Il progetto della Polizia di Stato proseguirà anche durante i prossimi mesi con ulteriori iniziative organizzate dalla Questura di Rimini soprattutto presso gli istituti scolastici della provincia in collaborazione con il Comune di Rimini e i diversi Enti che sono ogni giorno sinergicamente impegnate nell’attività di prevenzione e repressione di condotte violente contro le donne.  

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