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Cronaca Riccione

Estate bye bye, a Riccione cominciano a sorgere le dune di sabbia anti-mareggiate

Dal confine con Misano e fino alla zona 47, la duna avrà una maggiore consistenza e dimensione, per fronteggiare i maggiori pericoli di erosione

Si è svolto giovedì pomeriggio in Municipio l’incontro tra i l’Amministrazione comunale e i rappresentanti delle Cooperative dei bagnini e delle categorie economiche cittadine per definire e illustrare tempi e modi dei prossimi interventi in difesa della spiaggia dall’erosione marina e dalle mareggiate invernali. L’incontro, a cui hanno preso parte il Sindaco Massimo Pironi e il Dirigente del Settore Infrastrutture e lavori pubblici Baldino Gaddi, è servito a fare il punto sul piano di lavoro programmato dall’Amministrazione comunale in fatto di formazione delle dune di sabbia e sui tempi per l’entrata in funzione del sabbiodotto, con le prime prove operative.

Formazione delle dune. Le prime due ruspe entreranno in azione il prossimo 7 ottobre, seguite da una terza a partire dal 14 ottobre. Dal confine con Misano e fino alla zona 47, la duna avrà una maggiore consistenza e dimensione, per fronteggiare i maggiori pericoli di erosione. Dalla zona 48 e fino a piazzale Azzarita, la duna proseguirà con dimensioni minori. Al termine dell’intervento del Comune, i bagnini potranno intervenire a loro spese per rinforzare le proprie difese. Il lavoro delle ruspe comprende anche una prima pulizia dell’arenile, che verrà poi completata da ciascun concessionario.

Ripascimento dell’arenile. Dagli scavi per la realizzazione del Lungomare 3 si conta di recuperare 6-7000 mc di sabbia, che verrà accumulata direttamente sull’arenile a Nord del porto, dopo essere stata vagliata e ripulita, secondo le disposizioni di ARPA in fatto di compatibilità ambientale. Questo primo accumulo di sabbia sarà dunque già pronto per i primi interventi primaverili di ripascimento.

Prime prove tecniche di funzionamento per il sabbiodotto. Partiranno da metà ottobre, compatibilmente con le condizioni meteo-marine, le prime prove operative del sabbiodotto riccionese, ultimato a ridosso dell’estate, e ancora mai testato sul campo. La prima prova verrà realizzata in un punto a Nord, le zone 97-98, dove la tratta di condotta, che parte dall’imboccatura del porto canale, è più corta. E’ qui che si testerà la potenza e la capacità della draga comunale, recentemente dotata di motori più potenti. Gli altri due punti di accumulo saranno in piazzale Kennedy e alle zone di confine con Misano. Sono questi, infatti, i punti in cui negli ultimi anni l’erosione ha maggiormente infierito, costringendo l’Amministrazione a ripetuti interventi di ricostruzione della linea di costa.

Per pompare sabbia nei due punti a Sud si ricorrerà alla potenza supplementare del “booster” collocato in piazzale San Martino, un gruppo di pompaggio aggiuntivo assicurato da un potente motore diesel, alloggiato sotto la sabbia. La Regione ha autorizzato finora un prelievo di sabbia di 14 mila mc. I primi 10mila mc saranno quelli accumulati nei tre punti individuati. I rimanenti 4mila mc verranno utilizzati per risistemare in primavera la linea di costa in modo più puntuale, in base all’andamento delle mareggiate invernali.

Chiesto un nuovo incontro del tavolo tecnico-politico sull’erosione presieduto dall’Assessore regionale per la difesa del suolo Paola Gazzolo. L’incontro, già richiesto dal Sindaco Massimo Pironi, servirà a fare il punto sulla programmazione regionale in materia di difesa della costa. Sul tavolo del gruppo di lavoro, a cui siedono, oltre all’Assessore regionale alla difesa del suolo, i tecnici del Servizio regionale di bacino (ex Genio Civile) e  i sindaci dei cinque comuni costieri della Provincia di Rimini, il prossimo maxi ripascimento quinquennale della Regione con sabbie sottomarine prelevate al largo della costa, il recupero degli accumuli di sabbia in tratti di arenile del Comune di Rimini, gli interventi di manutenzione e riprofilature delle barriere soffolte a difesa del moto ondoso.

“La difesa della costa continua ad essere una delle nostre priorità – assicura il Sindaco Massimo Pironi – anche se siamo consapevoli che operando in rapporto con la natura e con le sue forze, non è sempre possibile avere delle sicurezze. In questi anni abbiamo perseguito l’obiettivo di lavorare di concerto con la regione e con gli altri comuni, mantentendo il giusto rispetto per l’ambiente e le sue dinamiche. E questo ci ha consentito di raggiungere risultati importanti, che gli stessi operatori di spiaggia oggi ci riconoscono”.

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