Accusato di sfruttamento della prostituzione, si dimette esponente del Pd
Fabio D'Achille gestiva, insieme ai famigliari, un residence a Riccione i cui appartamenti erano affittati a prostitute e transessuali
Nei suoi confronti, e in quelli dei componenti della sua famiglia, la magistratura ha ipotizzato i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Fabio D'Achille, 35enne di Misano, insieme al padre e alla madre, entrambi 57enni, e alla sorella, insegnate 36enne, è stato implicato nell'operazione 'Meretricium' dei carabinieri di Riccione che hanno messo sotto sequestro il residence della famiglia. Secondo l'accusa, i quattro avrebbero affittato gli appartamenti del loro residence in via Verga, nella Perla Verde, a prostitute e transessuali che ricevano i clienti nella struttura.
D'Achille, archietto, è anche un ex membro del consiglio comunale di Misano e, all'indomani della vicenda, il segretario del Partito Democratico di Misano, Davide Siliquini, in un comunicato stampa ha sottolineato che "la vicenda, è inutile dirlo, ha creato inevitabilmente perplessità e sconcerto in me ed in quanti come me conoscono Fabio D'Achille e sanno di che persona stiamo parlando. Per questo umanamente e personalmente posso solo augurarmi che quanto prima si possa positivamente fare chiarezza sulla sua posizione. Detto ciò, dovendo affrontare la vicenda anche per i risvolti politici che ha generato, con senso di responsabilità Fabio D’Achille già nella giornata di ieri mi ha comunicato la sua intenzione di dimettersi con effetto immediato da tutti gli incarichi ricoperti, sia politici che istituzionali, in attesa che si definisca al meglio la sua posizione processuale. Attendiamo perciò con serenità l'esito delle indagini, invitando a non esprimere giudizi sommari prima che i fatti si siano meglio chiariti nelle forme proprie del procedimento".