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Cronaca

“Garden di città”: l'area ex vivaio Fabbri diventa un polo del verde e della natura

La convenzione avrà la durata di diciannove anni, corrispondente alla durata della concessione dell'area dell'ex Vivaio da parte della Regione Emilia-Romagna al Comune di Rimini

È stata firmata mercoledì mattina la convenzione tra il Comune di Rimini (che manterrà la titolarità) e il Consorzio Sociale Romagnolo (CSR), quale ente individuato tramite istruttoria pubblica, per la gestione dell'ex vivaio Fabbri. Si tratta di un area interna al Parco XXV aprile da destinare a progetto educativo ambientale. Un vero e proprio progetto di “Garden di Città” che, nel rispetto delle particolari caratteristiche dell’area, prevederà la realizzazione di un giardino didattico, spazi gioco, spazi per attività ludico didattiche legate al verde, servizi connessi alla miglior fruizione del parco.

La convenzione avrà la durata di diciannove anni, corrispondente alla durata della concessione dell'area dell'ex Vivaio da parte della Regione Emilia-Romagna al Comune di Rimini, e potrà essere eventualmente rinnovabile. Le attività contenute all'interno del progetto “Garden di città” non comporteranno alcun onere di tipo economico per il Comune di Rimini. Saranno a carico del CSR sia gli oneri inerenti la gestione delle attività che quelle per la manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso immobiliare, provvedendo inoltre ai necessari interventi di adeguamento necessari ad ottenere l'agibilità dei fabbricati, nel rispetto di tutte le condizioni previste dalla Concessione Demaniale rilasciata dal Servizio Tecnico di Bacino Romagna al Comune di Rimini. Per assicurare la sostenibilità economica del progetto è previsto lo sviluppo di una attività di produzione e commercializzazione di prodotti florovivaistici come frutto delle attività svolte al’interno del garden. All'interno del progetto è previsto anche l'inserimento lavorativo di cittadini appartenenti alle “fasce deboli”.

Per l’amministrazione comunale di Rimini si tratta del “termine di un processo complesso, che permette di mettere un primo, importante tassello, su quello che diventerà a tutti gli effetti un polo della natura e del verde in città. Il Garden di Città creerà inoltre possibilità di occupazione per fasce deboli di popolazione realizzando sia uno spazio pubblico di grande impatto ambientale, che un modello di sviluppo imprenditoriale attento all'inserimento sociale e lavorativo dei cittadini più in difficoltà”.

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