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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Cattolica

Il giudice sportivo conferma: "Calciatori presi a cinghiate". Al Cattolica multa e 5 partite senza tifosi

Dopo gli incidenti nel dopo partita, il Cattolica Calcio dovrà disputare le prossime 5 gare casalinghe a porte chiuse. Il giudice sportivo: "I calciatori hanno mostrato all'arbitro i segni dovuti dalle cinghiate"

Il giudice sportivo ha inflitto un maxi provvedimento al Cattolica Calcio a seguito di quanto avvenuto nel dopo partita di sabato scorso (21 ottobre) allo stadio Calbi. I padroni di casa erano impegnati nel match contro il Del Duca Grama, quando al termine dell'incontro un gruppetto di persone incappucciate ha fatto irruzione nello spogliatoio ospite aggredendo giocatori e dirigenti. Il provvedimento giunto nella giornata di mercoledì (25 ottobre) da parte della giustizia sportiva della Lnd annuncia che il Cattolica Calcio dovrà disputare le prossime 5 gare casalinghe a porte chiuse, senza la presenza dei tifosi. Il club, che già aveva preso le distanze da quanto accaduto, aveva già anche annunciato l’intenzione di voler chiudere la curva dei supporter locali a tempo indeterminato.

Oltre ai 5 turni da disputare a porte chiuse, al club è giunta una ammenda (da 1.000 euro) con le motivazioni che vanno a confermare la grave aggressione avvenuta nel dopo partita. “A fine gara sostenitori del Cattolica scavalcavano i cancelli entrando indebitamente all'interno dello spogliatoio della società ospitata con il volto coperto e muniti di cinture per pantaloni con l'intento di colpire i tesserati avversari”, scrive nelle motivazioni il giudice sportivo. Che aggiunge: “La società ospitata e l'arbitro hanno informato tempestivamente le forze d'ordine che sono intervenute prontamente. I tesserati della società Calcio del Duca Grama hanno mostrato al direttore di gara i segni dell'aggressione dovuti dalle cinghiate prese all'interno dello spogliatoio dai sostenitori del Cattolica”. Ora mentre la giustizia sportiva farà il suo corso, la società ravennate dovrà valutare se sporgere denuncia contro ignoti e proseguire un percorso anche attraverso la giustizia ordinaria, per risalire ai responsabili dell'aggressione.

Il club ravennate durante le scorse ore aveva già diffuso una lunga nota per denunciare pubblicamente l’accaduto. “Auspichiamo che si faccia subito giustizia, penale, civile, amministrativa sportiva nei confronti di tutti i responsabili. La regola deve essere chiara e forte: tolleranza zero rispetto a qualsiasi violenza. Nonostante tutto possiamo e dobbiamo scrivere che è andata bene: solo due feriti refertati al pronto soccorso, diversi giocatori e accompagnatori sotto shock per l’aggressione. Aggressione, sì scriviamo aggressione, perché di questo si è trattato, non potendo qualificarsi in modo diverso un gruppo di persone che entrano nello spogliatoio ospiti, sfondando la porta, con il volto coperto e con cinghie alla mano (e le usano contro i presenti)".

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