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Cronaca

Il bollettino demografico: una città che cresce poco e sempre più anziana

Da 10 anni i decessi superano le nascite, si alza di 4 anni la vita media dei residenti, rallenta notevolmente il saldo migratorio

La popolazione residente nella nostra città al 31 dicembre 2019 ammonta a 150.755 abitanti (+0.11% in un anno pari a 165 persone in più). Anche nel 2019 quindi, si conferma la tendenza di una lieve ma costante crescita ( dal 2009 si registrano ben 9.250 residenti in più) Il saldo migratorio è positivo per +697 unità, sebbene in calo rispetto alle +1.629 unità del 2018. Si alza anche l’indice d’invecchiamento della popolazione, che compie un balzo di ben 4 anni passando da 182 nel 2018 a 186 nel 2019. Ciò significa che, attualmente, risiedono 186 persone con più di 65 anni ogni 100 adolescenti da 0 a 14 anni. Al termine del 2019 è -568 il saldo naturale. Il 2010 è stato l’ultimo anno in cui le nascite hanno superato i decessi. Diminuisce anche il numero dei nuovi nati. Nel 2019 sono nati 1.028 bambini, 22 in meno (-2,1%) rispetto al 2018. Per ritrovare un valore così basso bisogna tornare indietro di ben 31 anni con le 1.024 nascite del 1988 mentre il tasso di fecondità scende a 32,84 nati per 1.000 donne in età feconda. Dal 2010 è sceso di ben 10 unità. Il maggior numero delle nascite si è registrato nel mese di maggio con 106 nuovi nati, seguiti da luglio (91), agosto (90) e febbraio (87). L’età media dei deceduti e di 81,82 anni, era di 81,79 nel 2018 e cresce di 4 anni rispetto al 2000, più longeve le donne con una media di 84,48 rispetto ai maschi (78,66). 39 gli ultracentenari di cui 30 le femmine.

Rallenta notevolmente il saldo migratorio nel 2019: sebbene si confermi in positivo di +697 unità diminuisce del 57% rispetto alle +1.629 unità del 2018. L’ingresso di nuovi residenti diminuisce da 4.567 a 4.196 (-8,12%) mentre le emigrazioni aumentano da 2.933 a 3.499 (+19,30%). Crollano in particolare le immigrazioni dall’estero con 961 registrazioni rispetto alle 1.360 del 2018 (-29,34%) di cui 800 provenienti da aree extra UE (-32,49%). Esaminando invece la cittadinanza di chi ha preso la residenza a Rimini nel 2019, la maggioranza degli immigrati è rappresentata da cittadini italiani: quasi 6 su 10, di cui 115 che rientrano dall’estero e fissano nuovamente la propria dimora a Rimini; 32 provenienti dalla Repubblica di San Marino. Gli immigrati stranieri ammontano a 1.613, un numero pari al 38,44% degli ingressi totali. Il flusso dall’estero rappresenta meno di un quarto dell’immigrazione in città (22,90%); 3 immigrati su 4 provengono quindi da altri comuni italiani, in particolare dalla nostra Provincia (24,25%) dalla Regione (12,75%) e con una distribuzione similare dal settentrione (12,70%), dal centro (10,13%) e dal meridione (12,49%).

Su 3.499 emigrazioni totali sono ben 2.048 i cittadini italiani in uscita, principalmente verso l’Italia, 185 verso l’Unione Europea e 266 verso destinazioni extra UE. In generale la fascia d’età 25-39 anni è quella più coinvolta dal flusso in uscita, con 1.136 persone pari al 32,50% del totale. Il flusso verso l’estero e per i ¾ rivolto verso mete italiane : 1.097 sono le partenze verso i comuni della nostra Provincia, (31,35%), 516 quelle all’interno della Regione (14,75%), 368 più marcatamente verso il Settentrione, 281 al centro (8%) e 282 al meridione (8%). 9.883 sono nel 2019 le famiglie composte da coppie sposate

I nomi e i cognomi più diffusi tra i riminesi. Continuano ad essere i Fabbri i cognomi più diffusi a Rimini con 1.446 seguiti dai Rossi (999), Casadei (840), Bianchi (827), Semprini (633). Tra le donne è Maria il nome più gettonato con 1.621, a cui fanno seguito Anna (1.123), Giulia (935), Sara (925) e Elena (872). Tra gli uomini è Andrea il nome più diffuso tra i riminesi (2.503) seguito da Marco (1.882), Alessandro (1.589), Francesco (1.406). Tra i nati nel 2019 il nome più diffuso tra le bimbe è Sofia (22). 15 le Giulia, 14 Vittoria, 9 Aurora ed Emma, 8 Anita, Anna, Beatrice, Ginevra e Nicole. 26 tra i maschietti sono invece i Leonardo, seguiti da 16 Alessandro e Tomaso, 14 Lorenzo, 12 Federico e Mattia, 10 Enea, 9 Francesco e Riccardo, 8 Matteo.

"Si confermano alcuni trend già registrati in precedenza – è il commento dell’assessore alla statistica Anna Montini - Il primo è un positivo movimento migratorio in entrata, anche se a ritmi in calo, che caratterizza un’alta attrattività della Città di Rimini, come i recenti studi pubblicati dal Il Sole 24 Ore hanno evidenziato. Secondariamente si ha un flusso positivo in entrata soprattutto considerando la fascia d’eta’ 25-34 anni, parte rilevante della forza lavoro. Si osserva, infine, una tendenza al rallentamento del flusso migratorio in entrata degli stranieri. Una città quindi che cresce grazie ad un tessuto socio economico e anche demografico di grande valore fatto di imprese, servizi per le famiglie, ambiente e persone, che insieme caratterizzano un’alta qualità della vita per i residenti”

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