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Cronaca

Il Comune di Rimini dice stop al divario digitale e scansiona documenti

Con un investimento da 250 milioni di euro nel 2020 si riuscirà a coprire con la banda larga a 100 mega l'85% di Comuni

La digitalizzazione delle pratiche edili, con la creazione di una piattaforma georeferenziata della città, che permette di vedere i precedenti edilizi associati a una unità immobiliare. E, nei prossimi anni, la scansione di tutti i documenti. Il Comune di Rimini crede nella digitalizzazione e ha già messo in campo una serie di processi. E l'obiettivo principale "non è eliminare la carta", sottolinea l'assessore competente, Eugenia Rossi di Schio, intervenendo mercoledì mattina al convegno "Amministrazione digitale" organizzato nella sede cittadina della Camera di Commercio della Romagna.
Il tema, argomenta l'assessore, porta con sè tre punti: la riduzione del digital divide in modo da "avvicinare tutti", la semplificazione e la trasparenza "ragionando sui processi, riguardandoli e ottimizzandoli", e infine la questione dei dati, cioè "la ricchezza maggiore che abbiamo". Perchè tra big data e open data si tratta di "uno dei driver della pianificazione strategica". Ecco perchè, conclude, la digitalizzazione "è un aspetto chiave del futuro per il Comune". Ci conta anche la Camera di commercio, sottolinea il presidente Fabrizio Moretti, che "per prima ha creduto nella trasformazione digitale e può già definirsi un ente digitale che ha colto le sfide". A livello regionale, prende parola il coordinatore dell'Agenda digitale dell'Emilia-Romagna, Dimitri Tartari, sono quattro gli "assi" di lavoro: competenze, dati e servizi, infrastrutture e comunità. Che si declinano in una serie di priorità.

La banda ultralarga, con i cantieri aperti in 300 Comuni regionali per un investimento da 250 milioni di euro che porterà nel 2020 a coprire con i 100 mega l'85% di Comuni, e con i 30 mega i restanti. Insomma ci sarà "un filo di fibra in ogni casa". E' poi "a buon punto" il wifi gratuito regionale, con 3135 punti attivati e l'obiettivo di arrivare oltre i 4.500 nel 2020. Si lavora inoltre, prosegue Tartari, sull'"accesso unitario ai servizi", sulle competenze digitali, "un'azione fondamentale"; sull'edizione di ottobre a Reggio Emilia dell'"aftER Festival", una "sorta di scienza in piazza" per avvicinare chi usa banalmente le tecnologie. Infine il progetto per la "Montagna digitale".
(Agenzia Dire)

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