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Cronaca

Il Silb scende in campo per combattere la guerra dei pierre

Dopo il caso di un ragazzo pestato, Indino: "La volontà è di iniziare un percorso comune e condiviso con regole rispettate da tutti"

“Una riunione positiva e propositiva”. Così il presidente Gianni Indino dopo il  consiglio direttivo del SILB provinciale indetto in via straordinaria dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno visto coinvolti alcuni pierre alla vigilia della festa di Halloween, punta dell’iceberg di “una situazione che va assolutamente risolta per il bene delle imprese dell’intrattenimento e di tutto il turismo”.
“I gestori delle discoteche del territorio hanno partecipato in massa a questo appuntamento, ad esclusione di chi era fuori Rimini per motivi di lavoro, a conferma del fatto che il problema del comportamento dei pierre sia notevolmente sentito – spiega Indino -. La volontà di tutti è di iniziare un percorso comune e condiviso con regole rispettate da tutti, che porti a cambiare le cose nel minor tempo possibile. Ciò che è emerso dal confronto è che troppo spesso i pierre diventano protagonisti di fatti incontrollabili da parte dei gestori, a cominciare da vere e proprie truffe in cui fanno cadere i turisti più giovani e ingenui sfruttando i nomi delle discoteche di grido per “piazzare” in strada, in stazione, negli hotel, sui treni anche consumazioni alcoliche di scarsa qualità e a basso costo nei baretti, o addirittura facendo pagare entrate in locali ad ingresso libero. Oltre al grave danno economico che creano alle imprese, perché chi ha speso buona parte del suo budget appena ha messo piede in Riviera si ritrova poi a non avere più modo di godersi la vacanza, c’è  un danno d’immagine che tutto il turismo paga per cattiva pubblicità e mancati ritorni. Tutto questo è inaccettabile".

"La forza di chi ogni anno investe in proposte artistiche e tecnologiche all’avanguardia, cercando non solo di rimanere sul mercato, ma di aumentare l’appeal dei propri locali, può essere solamente fare sistema. Sistema contro questo modo di lavorare da parte di chi dovrebbe fare gli interessi dei gestori, ma anche contro l’abusivismo dilagante che permette di scimmiottare l’esperienza dei locali da ballo in ogni dove, dalle spiagge alle piazze, con il placet delle amministrazioni locali. Si è dunque pensato di introdurre novità per quanto riguarda le modalità di prevendita, utilizzando circuiti condivisi che amplifichino e valorizzino il brand Riviera di Rimini e si smarchino dalle logiche di strada. Ci proponiamo di rivederci a stretto giro per un nuovo confronto allargato anche a chi non è potuto intervenire a questo direttivo, per mettere sul tavolo nuove iniziative, per le quali si potrebbero coinvolgere anche altri protagonisti della night life”.
 

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