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Cronaca

La iena Filippo Roma testimonia in Tribunale a Rimini sul racket del 'coccobello'

Il giornalista televisivo, spacciandosi per venditore di cocco, era stato aggredito sulla spiaggia riminese nell'estate del 2011

Nell'agosto del 2011, spacciandosi per un venditore di cocco sulla spiaggia di Rimini, la iena Filippo Roma aveva portato alla luce il racket che si nascondeva dietro alla vendita di 'coccobello' sulla battigia e, in quella occasione, venne aggredito da tre individui appartenenti al clan di napoletani che gestiva l'intera operazione. Le immagini del servizio, andato in onda nell'ottobre dello stesso anno, non lasciavano spazio a nessun dubbio e, alla fine, l'inviato della trasmissione targata Mediaset veniva aggredito da tre individui che non gradivano la 'concorrenza' su quella che definivano la loro zona di vendita. Oltre a Filippo Roma, sulla spiaggia di Rimini era stato spintonato anche Fabrizio Arioli, autore del programma, tanto che si erano poi rivolti alle forze dell'ordine le quali avevano individuato chi, materialmente, aveva aggredito i due.

L'uomo, un napoletano, era quindi finito a processo con le accuse di estorsione e furto e, nella mattinata di oggi, i due aggrediti sono saliti sul banco dei testimoni del Tribunale di Rimini per raccontare ai giudici del collegio cosa avvenne quel giorno. La iene Roma ha spiegato che, fingendosi venditore di cocco, aveva incontrando subito minacce. “Non mi permette più di vendere il cocco – aveva esclamato un napoletano sulla spiaggia rimiense. - Sono quarant'anni che qua non riesce nessuno a venderlo, ve ne dovete andare. Se vi trovo un'altra volta qua sopra, ma sai che vi combino. Vi taglio la gola”. Roma aveva insistito nel vendere le fette, ma era stato aggredito dal boss, venendo derubato di secchiello con tanto di cocco. L'udienza di oggi è stata aggiornata al prossimo 16 settembre e, la difesa del napoletano, ha spiegato ai giudici che ci sarebbero state alcune incongruenze da parte della polizia di Stato nell'identificazione dell'aggressore.

In seguito a quanto avvenuto sulla spiaggia di Rimini, Roma aveva poi incontrato il sindaco Andrea Gnassi per mostrargli il video registrato sulla battigia. Alla vista delle immagini, il primo cittadino aveva promesso, davanti alle telecamere, che sarebbe stato suo impegno a debellare il racket del cocco che imperversava sulla Riviera. Filippo Roma, informato che a distanza di 4 anni dal servizio la situazione non è minimamente cambiata ha commentato che "trovo molto deludente che, dopo tutto questo tempo e nonostante la denuncia mediatica e l'impegno del sindaco, sia tutto come prima. Sarebbe interessante, comunque, capire se i personaggi sono sempre gli stessi di allora. La scorsa estate, in Sardegna, abbiamo realizzato un servizio simile dove è emerso che, il boss del racket, a fine stagione riesce a mettersi in tasca 700mila euro puliti e esentasse".

QUI IL SERVIZIO COMPLETO DELLE IENE A RIMINI

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