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Cronaca Riccione

La Polisportiva Ricione si difende: "Su di noi una macchina del fango, i risultati sono nei bilanci"

"Purtroppo continuiamo ad avere dimostrazione che la gestione apartitica della Asd Polisportiva Riccione non sia benvoluta"

Il presidente e il consiglio direttivo della Asd Polisportiva Riccione hanno convocato la stampa al We-Me Suite Hotel di Riccione per una conferenza in cui è stata illustrata la situazione economico-finanziaria dell’Associazione Sportiva e i progetti che coinvolgeranno a brevissimo termine lo Stadio del Nuoto di Riccione. “Abbiamo ritenuto doveroso per l’onorabilità della Polisportiva, per le migliaia di associati e per tutta la cittadinanza di Riccione, convocare la stampa per fare chiarezza sui conti della Asd Polisportiva Riccione - dice il presidente Giuseppe Solfrini - ancora una volta al centro di attacchi politici strumentali e di illazioni sulla trasparenza della gestione e sull’operato dei dirigenti. Accuse che niente hanno a che vedere con lo sport, con lo sviluppo del tessuto sociale ed economico della città, né tantomeno con la verità dei fatti".

"Per sottolineare come la gestione della Polisportiva avvenga nella piena trasparenza, abbiamo consegnato ai giornalisti i bilanci, le certificazioni del Revisore dei Conti e tutti gli atti riguardanti la gestione: documenti che, come più volte sottolineato, sono in sede a disposizione di chi voglia visionarli e al Comune di Riccione depositati e protocollati - spiegano - I risultati sono nei bilanci, le cose fatte sono scritte nei documenti: ci possono essere opinioni diverse su come gestire una società, ma quando si parla di scarsa trasparenza, di situazioni anomale, non è più una questione legata ad un giudizio sulla gestione, ma con questa macchina del fango si mette in dubbio la correttezza e l’onestà di chi gestisce. Non si può accettare in silenzio. La partita, ormai è chiaro, è sulla presidenza”.

"La Asd Polisportiva Riccione è l’unica società in regione e tra le poche a livello nazionale ad avere bilanci certificati - dicono dalla polisportiva - Come avviene per tutte le associazioni sportive dilettantistiche, tutto ciò che rimane in attivo a bilancio viene reinvestito per le attività, le manutenzioni, i servizi alle sezioni e alle società sportive affiliate. Il presidente e il consiglio direttivo operano come volontariato senza scopo di lucro e non percepiscono alcun compenso, stipendio o gettone di presenza. La Asd Polisportiva Riccione in questa gestione dal 2010 ad oggi ha acceso mutui per 3.321.000 euro, tutti per investimenti strutturali ed energetici allo Stadio del Nuoto e per manutenzioni ordinarie e straordinarie, il cui residuo è di 1.600.000 con scadenza nel 2030 (allungata per aver usufruito del blocco delle rate grazie alla moratoria concessa dallo Stato durante la pandemia). Dal 2010 al 2019 tra manutenzione ordinaria, qualcosa di straordinario che doveva essere in capo al Comune e le attrezzature, la spesa è stata di 952.000 euro: unita ai mutui fa una cifra molto importante. Da un lato abbiamo bilanci certificati, dall’altra investimenti tutti documentati. Il contributo di gestione del Comune di Riccione ammonta a 220.000 euro l’anno come da convenzione sottoscritta, cifra rimasta invariata anche dopo l’ampliamento del 2012. Considerati i metri cubi d’acqua delle piscine dello Stadio del Nuoto, è il contributo pubblico più basso tra le strutture natatorie in regione".

"Purtroppo continuiamo ad avere dimostrazione che la gestione apartitica della Asd Polisportiva Riccione non sia benvoluta - attaccano - Di esempi negli anni se ne sono susseguiti tanti: nel 2016 una denuncia ha portato la Guardia di Finanza nei nostri uffici per 8 mesi: dopo le verifiche non ha trovato incongruenze, errori o inadempimenti alle norme civilistiche e tributarie. Nello stesso periodo abbiamo avuto 3 ispezioni dell’Ispettorato del Lavoro, che ha anche sottoposto i nostri dipendenti a veri e propri interrogatori, senza trovare nulla da segnalare. Questo dà conto del clima che si è instaurato attorno a questa società sportiva. Ciò nondimeno, riteniamo doverosi i controlli da parte dell’amministrazione sul gestore di quello che è l’impianto più importante della città e non solo, ma è inaccettabile che la politica voglia mettere il cappello su questa associazione sportiva. Nelle accuse che ci vengono mosse si parla di bilanci opachi, ma sono certificati, si parla di scarsa trasparenza, ma noi trasmettiamo tutto al Comune nelle relazioni annuali d’obbligo per convenzione, nello specifico all’Ufficio Sport, compreso il contratto di locazione del bar. Questo è un affitto di ramo d’azienda, consentito dalla convenzione, con un contratto sottoscritto davanti al notaio, per il quale abbiamo chiesto anche il parere del dirigente comunale competente nonostante non fosse d’obbligo. In più, dalla relazione del Revisore dei Conti, abbiamo capito che sappiamo gestire impianti sportivi e non pubblici esercizi: affidandolo ad un comprovato professionista non solo possiamo godere dell’affitto annuale pari a 30.000 euro più Iva, ma anche eliminare le perdite a cui si andava incontro. Un’operazione vantaggiosa sia per la Polisportiva, sia per l’utenza che ora si giova di un locale gestito al meglio da chi è del mestiere".

Per quanto riguarda i pagamenti, "i dipendenti sono stati pagati fino a luglio compresa la quattordicesima. L’unico debito che abbiamo con i fornitori è quello con Sgr, nostro fornitore di luce e gas di 60.000 euro, con rientro già programmato: come in passato i costi dell’inverno vengono pagati a fine estate. Per il resto tutti i fornitori sono stati pagati alle scadenze - dicono - Nonostante Sgr non riesca più a fornirci gas ed elettricità ai prezzi pattuiti da contratto nel 2017, né a quelli rinegoziati del 2021, dobbiamo comunque ringraziare i dirigenti che ci hanno permesso di tenere aperto l’impianto durante il secondo lockdown dandoci la possibilità di fare allenare gli atleti agonisti, gli unici che potevano entrare nell’impianto per le disposizioni anti pandemia. Durante il Covid, su 14 mesi abbiamo subito 10 mesi di chiusura totale, da marzo a maggio 2020, e di chiusura parziale da ottobre 2020 fino a maggio 2021. In quell’occasione decidemmo, non guardando alla parte economica dell’attività, di tenere aperto l’impianto per gli agonisti. Abbiamo lavorato in perdita, lo sapevamo, perché con le rette degli agonisti non si tiene aperto un impianto; grazie a SGR lo abbiamo potuto fare saldando in tempi successivi. Rispetto al costo annuale prima dei rincari dell’energia abbiamo subito nell’anno sportivo che va dal 1° ottobre 2021 al 30 settembre 2022 un incremento di 170.000 euro a cui abbiamo fatto fronte con le nostre risorse e con le due bollette rimanenti si andrà ad aumento oltre i 200.000 euro. Con queste premesse, se lo Stadio del Nuoto è riuscito a tenere aperto nonostante Covid, ritardati pagamenti dei contributi di gestione e caro-bollette, significa che la gestione tanto scellerata non è".

"Spiegato questo - hanno detto ancora - dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale perché ha adottato una linea che non era scontata. Fermo restando che in convenzione c’è una clausola che permette al Comune di intervenire per scongiurare la chiusura dell’impianto, ha deciso di intervenire per coprire il gap che ci sarà tra l’importo storico delle forniture energetiche e quello effettivo. La valenza sociale dell’attività sportiva per i ragazzi, per i più fragili e per tutte le persone, lo sport agonistico e amatoriale sono le priorità della Polisportiva, a cui va aggiunto l’indotto per le attività economiche del territorio attraverso le manifestazioni. La scelta del Comune ha permesso di non bloccare tutto questo. A chi dice che non sappiamo fare marketing e gestire l’impianto, rispondiamo che nel 2022 allo Stadio del Nuoto sono circolati 22.600 atleti, di cui il 60% under18, a cui vanno aggiunti dirigenti, tecnici, accompagnatori e famiglie con pernottamenti di 2 o 3 notti, creando un indotto notevole sul territorio. Nonostante il periodo difficile, abbiamo inserito nuove attività tra cui il Nuoto Sincronizzato. Molti atleti agonisti provenienti da altre piscine che sono attualmente in difficoltà si stanno iscrivendo a Riccione. A breve si unirà a noi anche la scherma con una apposita sezione che presenteremo a breve".

Ultimo intervento su bandi e progetti: "La struttura non solo è rimasta in piedi nonostante difficoltà e attacchi, ma con i fondi che arriveranno diventerà sicuramente la più importante a livello nazionale e forse anche europeo. Abbiamo ottenuto 700.000 euro di fondi del Bando Sport e Periferie per l’efficientamento energetico (sostituzione del gruppo caldaie e di tutto l’impianto di illuminazione, impianto solare termico, co- generatori all’idrogeno per un impatto ambientale ed economico minore). Il progetto è già esecutivo e siamo pronti per partire: la scadenza per l’appalto dei lavori è il 31 dicembre 2022. I 4.800.000 euro legati al PNRR sono arrivati per gli ottimi rapporti che la Polisportiva ha con la Federazione Italiana Nuoto e le capacità organizzative comprovate. Nell’ambito di questo accordo la FIN ha espresso la volontà di mettere il sigillo sul progetto affinché diventi un Centro Federale non solo per le gare, ma anche per gli stage e tutta l’attività legata a nuoto, pallanuoto, sincro e tuffi. Con questi fondi completeremo le opere di efficientamento energetico, provvederemo all’allargamento del piano vasca lato Cattolica e inoltre si sta valutando con i tecnici di evitare la copertura della vasca esterna come era stato programmato, perché implica costi di gestione altissimi, e di costruire invece una nuova vasca da 25 metri a 10 corsie comunicante con quella interna da 50 metri. Appalto dei lavori entro il 30 marzo 2023. La scommessa è quella di fare tutto mantenendo attivo l’impianto. I tempi sono stretti, ma la collaborazione con i dirigenti del Comune è concreta e contiamo di riuscire a stare nei tempi e di sfruttare appieno questa grande opportunità per lo Stadio del Nuoto e per tutta Riccione".

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