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Cronaca

Lucciole, trans e clandestini: appartamento in affitto a 3mila euro al mese

L'abitazione finita sotto sequestro, i "tenutari" sfruttavano la casa nei mesi estivi dirottando i clienti da un hotel che in inverno accettava le prostitute

Un business lucroso quello messo in piedi da due coppie che si erano specializzate nell'affitto di un appartamento e delle camere di un hotel, entrambi di Miramare, a lucciole, trans e clandestini gonfiando a dismisura i prezzi delle locazioni. A individuare il gruppo sono stati i carabinieri di Rimini che, all'alba del 15 novembre, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare per 8 persone accusate a vario titolo di sfruttamento della prostituzione e spaccio di droga e il sequestro dell'appartamento divenuto alcova per il sesso a pagamento. A finire nei guai sono stati una cittadina russa 44enne, già nota per il suo passato di escort di lusso, un professionista italiano 68enne amico della donna, una coppia di albergatori italiani di 48 e 38 anni, un 42enne italiano e due cittadini romeni di 33 e 42 anni oltre a un marocchino 38enne e un tunisino 23enne questi ultimi due accusati solo di spaccio di stupefacenti.

Secondo quanto emerso dalle indagini dell'Arma, il gruppo dei primi sei indagati avrebbe messo in piedi un fruttuoso mercato di affitti destinato, quasi esclusivamente, a lucciole e trans che si prostituivano sui viali del sesso a pagamento di Miramare. In particolare la 48enne, proprietaria di un appartamento di viale regina Margherita, insieme al compagno affittavano l'abitazione a prezzi estremamente gonfiati che arrivavano a 3mila euro al mese. I clienti venivano smistati da un albergo, sempre a Miramare, che con l'arrivo della stagione estiva preferiva affittare le camere solo ai turisti per evitare che il via vai di clienti a qualsiasi ora della notte insospettisse gli ignari vacanzieri. Oltre alle prostitute, che venivano costrette a scendere sui marciapiedi dai due romeni, l'appartamento veniva affittato anche a cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno come i due nordafricani che lo avevano attrezzato a centrale dello spaccio.

Le indagini erano partite nel febbraio del 2021 quando, alcuni residenti del condominio in cui si trova l'appartamento, avevano segnalato ai carabinieri uno strano via vai di uomini che frequentavano la casa nelle ore notturne. Gli approfondimenti degli inquirenti dell'Arma avevano così permesso di scoprire i traffici illeciti che avvenivano tra quelle mura portando alla luce sia lo sfruttamento della prostituzione che coinvolgeva anche l'hotel che il traffico di stupefacenti.

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