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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"No" al gioco d'azzardo: arriva anche a Rimini il marchio “Slot freE-R”

Secondo i dati più aggiornati sono almeno 18 le sale gioco presenti nel solo Comune di Rimini e, in ambito provinciale, superano abbondantemente quota 300 gli esercizi con locali da gioco, per un totale di oltre 1.900 apparecchi

Arriva anche a Rimini il marchio “Slot freE-R” per le attività commerciali e gli esercizi che vogliono sposare la battaglia contro la diffusione delle patologie legate al gioco d’azzardo. Lunedì pomeriggio nella quarta Commissione gli assessori ai servizi sociali Gloria Lisi e all’attività economiche Jamil Sadegholvaad hanno presentato il progetto promosso dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del piano regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischi della dipendenza dal gioco patologico”.

Presenti alla commissione anche le associazioni del territorio attive nel campo della promozione della legalità e della formazione, ovvero Vedo sento parlo, Agesci, Masci, Gap Pio La Torre, Libera e Gerbera Gialla, in prima linea i mesi scorsi nella raccolta delle oltre 3.200 firme per l’iniziativa di legge popolare contro il gioco d’azzardo. Il marchio Slot freE-R  è rivolto a quelle attività commerciali ed esercizi che vogliono prendere le distanze dal mondo del gioco d’azzardo. Il rilascio del marchio avviene a seguito di una dichiarazione di adesione, sottoscritta e presentata dall’esercente al Comune, con la quale l’esercente manifesta la sua volontà di non installare slot machine, videolottery o apparecchiature simili oppure manifesta l’intenzione di dismettere quelle installate. Sarà il Comune a curare l’istruttoria e a rilasciare la vetrofania, tenendo anche un elenco pubblico aggiornato degli esercizi.

Il marchio ha innanzitutto una valenza etica in quanto testimonia che gli esercenti che lo espongono hanno aderito concretamente alla campagna di sensibilizzazione contro la diffusione del gioco d’azzardo. Il possesso del marchio sarà inoltre un requisito necessario per ottenere eventuali forme di valorizzazione e incentivazioni di carattere economico che Regione e Comuni decidessero in futuro di praticare. Secondo i dati più aggiornati sono almeno 18 le sale gioco presenti nel solo Comune di Rimini e, in ambito provinciale, superano abbondantemente quota 300 gli esercizi con locali da gioco, per un totale di oltre 1.900 apparecchi.

“Con questa campagna facciamo il primo atto concreto nella contro la diffusione del gioco d’azzardo e delle ludopatie – commenta il vice sindaco Gloria Lisi -  Con il marchio free slot si dà l’opportunità i cittadini a poter scegliere autonomamente di usufruire di una attività libera dal gioco e che dunque dà il proprio contributo, piccolo ma indispensabile, per contrastare un fenomeno di dimensioni sempre più preoccupanti”. “Mi approccio a questo tema con un po’ di amarezza – sottolinea l’assessore Sadegholvaad - consapevole che anche su questo fronte le amministrazioni locali hanno le armi spuntate, dovendo combattere con troppe contraddizioni così come avviene per abusivismo commerciale e prostituzione. La nostra volontà di fronteggiare un fenomeno grave come la diffusione delle ludopatie si scontra ad esempio con il documento inserito nell’ultima manovra economica e finanziaria del governo che prevede maggiori introiti dal gioco d’azzardo per 392milioni di euro. Il Comune comunque sta vagliano tutte le azioni possibili da mettere in campo”.

La commissione è stata l’occasione per fare il punto sulle altre attività messe in campo dalla direzione servizi educativi e Protezione sociale del Comune insieme agli altri enti del territorio, come Sert e Asl, incentrate in particolare sulla prevenzione e la formazione. Tra le iniziative rivolte ai più giovani le conferenze di matematica, per far capire ai ragazzi quanto sia difficile vincere al gioco, mentre a ottobre partirà un progetto sperimentale rivolto agli anziani, con l’apertura di uno sportello ascolto in centro storico. L’assessore Sadegholvaad ha invece spiegato come gli uffici attività economiche e pianificazione territoriale stiano lavorando insieme affinché si possa arrivare a circoscrivere le zone dove possono essere aperte nuove sale da gioco.

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