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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

I marinai di salvataggio in stato di agitazione: "I comuni estendano il servizio per tutto settembre"

Assemblea dai lavoratori con i sindacati: "Assoluta contrarietà ad ipotesi come la riduzione delle torrette presidiate o il “salvataggio a singhiozzo” solo nei week end"

Martedì 30 agosto si è tenuta in videoconferenza una partecipata assemblea sindacale provinciale dei marinai di salvataggio cui hanno preso parte decine di lavoratori. Il tema all’ordine del giorno era il prolungamento del servizio pubblico essenziale di salvamento e una valutazione in merito alla possibile proclamazione dello stato di agitazione sindacale. Ad annunciarlo sono Filcams Cgil Rimini e Fisascat Cisl Romagna. L’assemblea ha confermato l’assoluta contrarietà ad ipotesi come la riduzione delle torrette presidiate o il “salvataggio a singhiozzo” (solo nei week end).
Mentre gli stabilimenti balneari resteranno aperti per “elioterapia”, le ordinanze balneari fissano alla seconda settimana di settembre la cessazione del servizio di salvamento.

"L’industria del turismo in riviera, dunque, riconosce l’attività dei bagnini ma lascia fuori i marinai di salvataggio - si legge nella nota -. Tutti gli interventi, inoltre, si sono soffermati sul tema della qualificazione e potenziamento del servizio a tutela dei cittadini e dei turisti. Una risposta adeguata a questo problema, la cessazione precoce del salvamento, non è più eludibile e va individuata dal 2023 una soluzione strutturale nell’ambito delle ordinanze balneari, innanzitutto regionale, e comunali. Per quanto riguarda il 2022 la base di partenza della discussione resta la proroga piena del servizio di salvamento fino all’ultimo fine settimana di settembre". L’assemblea si è conclusa affidando alle organizzazioni sindacali il mandato per la proclamazione dello stato di agitazione sindacale dei marinai di salvataggio della provincia di Rimini. "Nei prossimi giorni, in assenza di risposte soddisfacenti da parte delle Amministrazioni Comunali, si valuteranno le opportune iniziative pubbliche a sostegno della vertenza", dicono i sindacati.

"Argomentazioni che negano i presupposti per una proroga del salvamento quali ad esempio: alberghi chiusi, mancanza di personale, assenza di eventi o avvio dell’anno scolastico (peraltro fino al 14 settembre gli studenti frequenteranno le spiagge) appaiono poco credibili - è la conclusione -. Le spiagge e il mare siano sicuri per tutto il mese di settembre, tanto più che proprio in questo mese si colloca parte di quel turismo sociale che coinvolge fasce di utenza bisognosa di servizi".

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