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Cronaca

Meno esercito sulle strade, il sindaco non ci sta: "Tagliare il progetto Strade sicure è inopportuno"

Jamil Sadegholvaad scrive dopo l'annuncio del ministero: "L’annuncio del ridimensionamento può essere fatto solo se sarà garantito il potenziamento ulteriore delle forze di polizia"

"L'Esercito deve restare sulle strade, con il programma Strade sicure". L'appello arriva dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, con un lungo sfogo pubblico, a fronte delle ultime notizie in arrivo da Roma. Parlano del taglio di circa un terzo dei militari impegnati in "Strade sicure". Secondo il primo cittadino di Rimini è una strada non percorribile, soprattutto a fronte di amministrazioni che chiedono, nelle zone balneari, continui rinforzi di agenti per garantire nei periodi estivi la sicurezza. In considerazione degli alti flussi di turisti presenti nei territori.

"Non mi interessano più di tanto le ovvie, scontate barricate polemiche nazionali tra valori identitari di sinistra e destra a commento dell’annuncio, da parte del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, circa il taglio di un terzo del programma "Strade sicure". Quel programma, per chi ne fosse all’oscuro, da almeno una decina d’anni porta personale dell’esercito italiano anche a Rimini, a supportare le forze dell’ordine tradizionali nelle attività di controllo di punti critici delle città, specie in alcuni periodi particolari dell’anno", dice il sindaco.

L’Esercito, sostiene il Ministro, deve rientrare nell’alveo della sua ordinarietà. "Comprensibile, visto che ci troviamo nel bel mezzo di una situazione inedita, di fatto pre bellica o bellica addirittura - dice il sindaco di Rimini -. Se c’è bisogno, aggiunge Guerini, di una ulteriore capacità di controllo del territorio, bisogna farlo tramite l’incremento dei numeri delle altre forze sul territorio. Allora io rispondo sì, signor ministro, a Rimini e lungo tutta la Riviera romagnola le diciamo già che c'è bisogno. E non da oggi, ma da almeno 25 anni, constatando e denunciando più volte gli amministratori locali di ogni periodo o colore l’endemica insufficienza delle dotazioni di uomini e mezzi delle forze di polizia nel controllare e garantire l’ordine pubblico su un’area che vale oltre 20 milioni di presenze turistiche ogni anno. Ad esempio, gli amministratori della provincia di Rimini anche quest’anno, in inverno, hanno chiesto al Viminale garanzie sui rinforzi estivi di polizia".

E conclude: "Credo opportuno che l’annuncio del ridimensionamento del programma possa essere fatto solo nel momento in cui, contestualmente, la collega ministra Luciana Lamorgese, annunciasse il potenziamento ulteriore delle forze di polizia di stanza qui durante i mesi estivi. Altrimenti Rimini e le città italiane si troverebbero nella problematica situazione di una oggettiva diminuzione di donne e uomini delle forze dell’ordine in servizio, con conseguente decremento delle attività di presidio e di controllo".
 

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